mercoledì 3 marzo 2021

Corrispondenze

La Natura è un tempio dove incerte parole


mormorano pilastri che sono vivi,


una foresta di simboli che l’uomo


attraversa nel raggio dei loro sguardi familiari.


Come echi che a lungo e da lontano


tendono a un’unità profonda e buia


grande come le tenebre o la luce


i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.


Profumi freschi come la pelle d’un bambino,


vellutati come l’oboe e verdi come i prati,


altri d’una corrotta, trionfante ricchezza


che tende a propagarsi senza fine – così


l’ambra e il muschio, l’incenso e il benzoino


a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.


Baudelaire


 

1 commento:

nucci massimo ha detto...

Maledetto, mannaggia a lui!