
Filastrocca liceale
(dedicata al mio prof. di Latino)
Latino!
in quell'ora leggevo Baudelaire
e scrivevo poesie
mentre andavano
del perduto Catullo
i versi appassionati!
Che dolce tepore
le oziose giornate al sole
in un banco assente
sui libri di Lorca
la mente giocava - captava
talvolta distratta
la frase manzoniana
da lei così ben recitata!
Il bidello sordo
suona la campana
quando si ricorda
quando non dorme
o quando la trova
mentre quell'altro
chissà dove prova
della qualità del vino l'euforia
con l'insegnante di filosofia!
" Prima, seconda, terza e quarta declinazione
e poi ricordatevi del verbo t'amo
la coniugazione!"
E le traduzioni?
QUELLE SACROSANTE - PURE INVENZIONI!
i "passami tu che ti passo io..."
la frase non capita
perduta nell'oblio!
i tratti rossi - neri o blu!
le matematiche medie in periodiche cifre!
i meno meno ed i più più!
Ricorda?
Ricordo
ora che ne sono fuori
ora studio la Legge Tognoli
l'equo canone ascendente
e discendente
faccio domande in aula
per finger d'essere presente
non leggo più sotto banco
i versi di Lorca
ormai li ripasso a memoria!
Ma rimpiango talvolta
caro professore
la sua Figura
un po' da libro Cuore
il don Abbondio da lei
così ben interpretato
quando a stento
trattenendo le sue ire
interrompeva
del poeta tanto amato, la lezione
per richiamare suo malgrado
L'IRRIDUCIBILE che ero io
alla pur minima attenzione!!