domenica 30 maggio 2010

da dove nasce la violenza? Spunti di riflessione ..


La causa principale della violenza

La causa principale della violenza consiste nel fatto che ognuno di noi, dentro di sé, psicologicamente, cerca continuamente la sicurezza. Ognuno di noi vuole sentirsi sicuro psicologicamente, vuole sentirsi interiormente protetto e questa esigenza interiore alimenta una costante richiesta di sicurezza anche fuori di noi. Tutti quanti interiormente vogliamo delle certezze. Per questo ci sono tutte quelle leggi che riguardano il matrimonio, per consentirci di possedere un uomo o una donna mediante una relazione che non rimanga confinata nell’incertezza. E quando questa relazione viene messa in discussione, diventiamo violenti, perché dentro di noi, nella nostra psiche, c’è l’esigenza costante di avere relazioni stabili con qualsiasi cosa. Ma la stabilità, la certezza non esistono in alcuna relazione. Interiormente, psicologicamente, ci piacerebbe essere sicuri, ma non esiste una sicurezza che duri in eterno...

Tutto questo contribuisce a scatenare la violenza, che è tanto diffusa in ogni parte del mondo. Credo che chiunque abbia osservato, anche solo superficialmente, quello che sta succedendo nel mondo, specialmente in questo sfortunato Paese, possa vedere e scoprire dentro di sé, anche senza un grande impegno intellettuale, tutto quello che, proiettato all’esterno, diventa la causa di una spaventosa brutalità, insensibilità, indifferenza, violenza.
(...)

Il fatto e che siamo violenti

Vediamo tutti l’importanza di porre fine alla violenza. Ma come faccio a liberarmi personalmente dalla violenza, non solo da quella che si manifesta all’esterno, ma da tutta quanta la violenza che mi porto dentro? Visto che l’ideale della non-violenza non libera la mente dalla violenza, mi aiuterà a eliminarla l’analisi delle cause della violenza?

In fondo questo e uno dei più grossi problemi che ci opprimono. Tutto il mondo è in preda alla violenza, e dilaniato dalle guerre; la struttura stessa della nostra società, che tende costantemente ad accumulare, e fondamentalmente violenta. E se voi ed io dobbiamo essere personalmente liberi dalla violenza, completamente liberi e non liberi a parole, allora che cosa dobbiamo fare senza cadere in un profondo egoismo?

Capite il problema? Se per liberare la mente dalla violenza metto in pratica una disciplina che pretende di controllare la violenza pertrasformarla in “non-violenza”, certamente alimenterò pensieri e azioni egoistiche, perché la mia mente sarà continuamente impegnata a cercare di eliminare qualcosa per acquisire qualcos’altro. Tuttavia mi rendo conto di quanto è importante che la mente sia del tutto libera dalla violenza. Allora che devo fare? Non si tratta di sapere come fare a non essere violenti. Il fatto è che siamo violenti e chiedersi: “Come faccio a non essere violento?” crea un ideale che, secondo me, è del tutto inutile. Mentre, se fossimo capaci di guardare la violenza e di comprenderla, allora forse potremmo toglierla completamente di mezzo.


Distruggere l’odio

Il mondo costruito sull’odio sta raccogliendo ora le sue messi. È lì da vedere. Questo mondo di odio è stato costruito dai nostri padri e dai loro antenati; e anche noi vi abbiamo contribuito. L’ignoranza affonda le sue radici in un lontanissimo passato. Questo mondo di odio non si e formato per conto suo; è il risultato dell’ignoranza umana, è il frutto di un processo storico. Anche noi abbiamo contribuito all’opera dei nostri antenati e dei loro progenitori per mettere in moto questo processo di odio, di paura, di avidità. E ora noi facciamo parte di questo mondo finché accettiamo il modo in cui funziona.

Il mondo è l’estensione di voi stessi. Se davvero desiderate distruggere l’odio, allora dovete smettere di odiare. Se volete distruggere l’odio, dovete smettere di alimentarlo nei suoi aspetti più sottili o più grossolani. Finché vi lascerete prendere dall’odio, farete parte di un mondo di ignoranza e di paura. il mondo è un’estensione di voi stessi, è una duplicazione, una moltiplicazione di voi stessi. Il mondo non esiste separatamente dalle persone che lo costituiscono: può esistere come idea, come stato, come organizzazione sociale, ma per formulare quell’idea, per far funzionare un’organizzazione sociale o religiosa, sono necessarie le persone. La loro ignoranza, la loro avidità, la loro paura tengono in piedi la struttura dell’ignoranza, dell’avidità, dell’odio. Se la persona cambia, ci sarà un cambiamento anche in questo mondo di avidità e di odio?... Il mondo è la riproduzione della. vostra incapacità di riflettere, della vostra ignoranza, del vostro odio, della vostra avidità. Se foste seri, attenti, consapevoli, non solo non avreste piu nulla a che fare con le brutalità che generano dolore e sofferenza, ma trovereste nella vostra comprensione interezza e pienezza.




"Per avere la pace nel mondo, non pensate che basti desiderarla., se poi nelle vostre relazioni quotidiane siete aggressivi, possessivi e alla costante ricerca di sicurezza in questa vita o nell’altra. Dovete capire qual e la causa fondamentale del conflitto, del dolore e toglierla di mezzo. Non vi basta mettervi a cercare la pace fuori di voi. Ma, vedete, noi siamo molto pigri. Siamo troppo pigri per prenderci la responsabilità di capire noi stessi e questa tremenda pigrizia, che in realtà e una forma di presunzione, ci fa pensare che spetti ad altri risolvere il problema e procurarci la pace.

Oppure pensiamo che basti togliere di mezzo quelle persone, che a quanto sembra non sono nemmeno tante, che hanno il potere di scatenare le guerre. Quando una persona e in conflitto dentro di sé, semina il conflitto anche fuori di sé. Solo noi possiamo portare la pace in noi stessi e nel mondo, perché noi siamo il mondo."

Sappiamo che cos’è la violenza; non abbiamo bisogno di parole per descriverla o di azioni per manifestarla. Dopo secoli di cosiddetta civilizzazione io sono ancora un essere umano violento, un essere umano nel quale gli istinti animali sono ancora molto forti. Allora da dove comincio a prendere in considerazione la violenza? Comincio dalla periferia, cioè dalla società, oppure comincio dal centro, cioè da me stesso? Tu vieni a dirmi che devo smettere di essere violento, perché la violenza e una cosa brutta. Me lo spieghi in tutti i modi e io mi rendo conto che la violenza negli esseri umani è una cosa terribile, sia che esploda fuori di noi o dentro di noi. Ma allora, è possibile eliminarla?

tratto dal sito http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/krishnamurti/enatconvio.htm), Energia, attenzione, consapevolezza, violenza

(Jiddu Krishnamurti Da: Il libro della vita (Aequilibrium ed.)

Carl Gustave Jung introduce il concetto di Ombra..dentro di noi alberga un Ombra nella quale abbiamo riposto tutti quegli aspetti che riteniamo negativi di noi, che non abbiamo accettato o che la società ed altri ci hanno indicato come riprovevoli o indegni! Ma non li abbiamo mandati via, sono scomparsi solo dalla nostra coscienza e sono finiti nell'ombra , in quella parte non conscia di noi..
Ognuno di noi è seguito da un’Ombra e, meno questa è incorporata nella vita conscia dell’individuo, tanto più è nera e densa. Se un’inferiorità è conscia si ha sempre la possibilità di correggerla…Ma se è rimossa e isolata dalla coscienza, essa non viene mai corretta. Sussiste allora inoltre il pericolo che in un momento di disattenzione erompa improvvisamente” .(Jung)
infondo trovo molte affinità fra il pensiero di Jiddu Krishnamurti e Jung, entrambi sostengono che dobbiamo conoscere noi stessi fino in fondo ...fino in fondo all'ombra, perchè fra i tanti pericoli di non conoscere la nostra parte oscura, c'è quella di proiettarla all'esterno, di vedere negli altri e nel mondo, ciò che di noi non accettiamo e pensiamo non ci appartenga e vederlo e riconoscerlo negli altri ci spaventa e fa paura!!
Ma proprio dal rifiuto di riconoscere e prendere consapevolezza della nostra ombra che nascono tutti i nostri malesseri interiori...occorre prenderne coscienza, conoscerla perche' solo cosi' potremo neutralizzare la sua forza potenzialmente distruttrice e trasformarla in energia creativa!

3 commenti:

giorgio ha detto...

Spesso nei sogni di persone che si comportano sempre bene, che sono delle brave persone, dei bravi cittadini, delle persone che non farebbero male a una mosca, compaiono immagini di ladri, uomini violenti, potenziali aggressori.
E' l'Ombra, è il lato Ombra della personalità che essendo stata rifiutata dalla vita conscia, si ritrova ammassata nell'inconscio.
Quale liberazione quando queste persone scoprono che, avendo meno paura dell'Ombra e cercando di conoscerla meglio e non fuggendola, possono vivere in modo più equilibrato e magari mandare a quel paese quella persona che li ha torturati per tutta la vita,ma che loro non hanno mai osato contrariare!

La violenza nasce anche da questo accumulo di Ombra nell'inconscio, che poi un giorno terribile esplode e si riversa nella vita diurna sotto forma di atto violento terribile. Allora l'Ombra negletta si prende la sua tragica rivincita e sommerge l'Io cosciente che non spuò resisterle.

Giorgio

JANAS ha detto...

Giorgio è proprio su questo che sto riflettendo in questo periodo, gli episodi di cronaca non fanno altro che confermare quello che tu riporti, numerosi atti di violenza sono compiuti da persone, che fino a un ora prima era ritenute le persone più tranquille di questo mondo! Come se quella violenza fosse solo il frutto di un gesto folle..un raptus...come se i raptus non avessero una loro origine o causa, solo per il loro manifestarsi in modo improvviso! Invece come dici tu..dietro c'è l'accumulo di Ombra nell'inconscio..c'è il nostro "non risolto"
Sai ..credo di aver sognato anch'io la mia ombra, un sogno terribile che si è ripresentato diverse volte, in cui avvertivo una presenza oscura che si avvicinava verso di me, la sentivo minacciosa, ma nel sogno ero come paralizzata non potevo muovermi e non riuscivo a parlare ne a gridare, non potevo sfuggirle mentre il mio desiderio era respingerla!
Finché tu non mi hai parlato di questi sogni di ladri, potenziali aggressori...non avevo pensato ad associarla all'ombra!

Certo non è cosa facile prendere coscienza della propria ombra...

riri ha detto...

"Certo non è cosa facile prendere coscienza della propria ombra"...

ma sicuramente bisogna provarci fino alla fine...