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"io viaggio con la nostra terra e sempre vivono, con me, lontano, le essenze longitudinali della mia patria" (P. Neruda)
Non colui che ignora l'alfabeto, bensì colui che ignora la fotografia sarà l'analfabeta del futuro.
(Laszlo Moholy-Nagy)
14 commenti:
Bello.
Sedersi sul pianoforte.
Ogni tanto dovremmo farlo, e averlo come capacità in noi, noi tutti pianisti. E prendere la natura per quello che è. Tutta la realtà per quello che è. Cosa difficile.
Sedersi nell'oblio.
In questi giorni sto cercando di capire un breve scritto che si chiama "Trattato del sedersi nell'oblio", di un certo Szu Ma, una specie di commentario al Tao-te-ching.
Ottima frase...e meravigliosa foto!
Scusa se non ho ancora risposto alla mail...
Ci vuole il culo molto largo per occuparla tutta la natura...
ed anche il pianoforte !
Cosa diresti che è più importante:
1) dove posi i tuoi passi
2) dove posi le tue chiappe
3) dove posi i tuoi occhi
4) dove si soffermano i tuoi pensieri
5) dove non sei ancora stato
6) dove riesci a capire chi sei
A modesto parer mio la risposta è nel chi sei, non nel dove sei, e tutto il resto si muove di conseguenza, passi, occhi chiappe, pensieri, non luogo e comprensione... ed anche i due soli che solo qualcuno può vedere,
ma che non sono poi soli in quanto due.
Buona caccia !
Non mi sedevo sul pianoforte, ma mi stendevo sotto quando mio padre suonava ed era una bella sensazione, come guardando la tua foto...
Rom, vedi, non e' esattamente cosi'...almeno per me, se avessi preso la realta' cosi com'e' forse non avrei visto quella illusoria e irreale di un tramonto con due Soli..e un pianista seduto sul pianoforte...non credo mi susciti la stessa emozione di uno che invece il pianoforte lo usa per comporre melodie...si insomma a me di Einaudi seduto sul pianoforte, non importerebbe molto..lo preferisco quando suona, compone, quando interpreta la sua realta' e ne fa musica, emozione...
e poi a me sta storia di sedersi nell'oblio..uhm ! va beh quando l'hai capita fammi sapere.. ma davvero tu pensi che sia semplicemente difficile, prendere e vedere la realta' cosi com'e' ? Per me e'proprio: MPOSSIBILE
...allora tanto vale che mi fidi di come la vedo io (illusoria)! :)))))))))))))))))
Baol..grazie e non ti scusare, non occorre davvero...non ci sono tempi prestabiliti per niente! :)
Lucignolo...posto che mi dispiacerebbe per il povero pianoforte gravarlo con il mio.. ehm ..diciamo fondo schiena...non lo so cosa sia piu' importante, probabilmente tutto e' importante ...dove posi i tuoi passi (magari evitando "spiacevoli" sorprese per strada...)
le tue chiappe (insomma non sopra una pianta di fichi d'india...)..tutto contribuisce e influisce, tutto entra a far parte di una rete che si intreccia e che crea il Tuo Tessuto...
la tua identità era l'ordito...ma una volta creato il tessuto, l'ordito diventa un tutt'uno con la trama
tuttavia, so di certe volte in cui alcune trama si disfano...e ..ricompare l'ordito!
Allora si..resta importante chi sei!
Guglielmo ..e ci credo che era una bella sensazione!! Suppongo che l'avrei fatto anch'io!!!
..com'e' l'acustica sotto il piano?
Ciao Janas, passo a salutarti e trovo quest'immagine stupenda:-)
..sedersi sul pianoforte..l'ho fatto, tantissimi anni fa, a casa di un amico di scuola, ne aveva uno a coda, glielo invidiavo tantissimo e mi piaceva sentirlo suonare..ecco, penso sia la cosa più bella, sedersi a sentire la musica..che è fuori, ma anche dentro di noi con il giusto contorno:-)
Ti abbraccio
Credo anch'io sia impossibile prendere la Natura così com'è, ma sia più stimolante ed appagante viverla, interpretarla, sentirla parte di te e non immutabile, come le nuvole che si rincorrono nel cielo e ogni volta che le guardi ci vedi qualcosa di nuovo, qualcosa di tuo,ma che non ti appartiene totalmente.Ti abbraccio
ciao Riri....Baricco ha detto: "La musica è l'armonia dell'anima." ...fuori e dentro di noi ;)
Luigina ...e si! e' veramente impossibile per noi, che interpretiamo la natura e tutto ciò che ci circonda in modo soggettivo, secondo il nostro umore, secondo il nostro modo di vedere..
Belle ed eteree le tue nuvole..:)
L'acustica di quel piano è...nostalgica...
ciao
g
Un caro saluto nevoso:-)
credo che la più grande bellezza sia arrivare a vedere la natura per ciò che è, con il cuore. in questo senso, non credo equivalga a sedersi su un pianoforte. è proprio il contrario. sentire la natura nella sua essenza è ascoltare suonare la musica del mondo. a ognuno questo ascolto può dare emozioni diverse. ma l'emozione non è l'essenza. ciao, laumig
Laumig..un abbraccio forte!:)*
Anche dove l'essenza è la vita si e sempre insieme come il sole al tramanto..
Bella , la condivido , bello il blog , un abbraccio Stefania ( sarda anche io :-))
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