mercoledì 22 ottobre 2008
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"io viaggio con la nostra terra e sempre vivono, con me, lontano, le essenze longitudinali della mia patria" (P. Neruda)
Non colui che ignora l'alfabeto, bensì colui che ignora la fotografia sarà l'analfabeta del futuro.
(Laszlo Moholy-Nagy)
33 commenti:
Ti sic capiituuu ?!
Già ma a 'sto lampione vogliamo trovargli un nesso ?
Come dire... cerchiamo "lumi" sul suo significato, e non solo di quello.
Sic capiituuu ?
Mi ? Mi non so', mi son foresto !
il lampione infatti serviva ad illuminarvi!! ma su alcuni con le orecchie lunghe, evidentemente....hihihihi!
nella vita per esempio non vorrei mai assomigliare al soggetto riportato sotto (video you tube)...mentre tu ahahahahh! se continui a perdere i capelli forse potresti finire per assomigliarci!! ehehheh!..
il nesso foto e parole è questo:
la foto mi piaceva
le parole pure!
il nesso che le lega: mi piacciono entrambe!
ufff! :P
ma.. toglimi una curiosità: c'è qualche retaggio di quel famoso "rubare"? o è solo una mia astrusa sensazione?
la tua astrusa sensazione non è astrusa, ma ha preso il punteggio più alto nel tiro al bersaglio!
az Stefi mi ha "rubato" le parole di bocca ...malignazze che siamo.
Io però da grande non voglio diventare come certe persone, né come certe altre, ma solo me stessa con un pezzettino delle altre.
La seconda frase è perfetta per me...soprattutto in questo momento...ma non avevo dubbi...si tratta di Benni ;)
io dico che se entrambe si verificano...è meglio :)
Penso che le due condizioni non possano scindersi l'una dall'altra, sono due propositi che esprimono la stesso risultato, ma il confine tra il bene e il male a volte è veramente sottile, è fatto di un niente, e quando questa affascinante linea di pensiero manca del terzo elemento che è l'intento democratico, si può finire nel dire, credere e realizzare alcuni dei più grandi misfatti dell'umanità.
Il mio dire e credere lo rimando alla manifestazione del 25, ciao.
Luigina, Baol,Mat e Nazzareno, Kant scriveva:
Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'illuminismo.
Sennonché a questo illuminismo non occorre altro che la libertà, e la più inoffensiva di tutte le libertà, quella cioè di fare pubblico uso della propria ragione in tutti i campi. Ma io odo da tutte le parti gridare: — Non ragionate! — L'ufficiale dice: — Non ragionate, ma fate esercitazioni militari. — L'impiegato di finanza: — Non ragionate, ma pagate! — L'uomo di chiesa: — Non ragionate, ma credete! (vedi Lucignolo che illuminazione, lampione e illuminismo hanno un loro perchè?)
Nazzareno, certo hai ragione, se il nostro credere e agire non è accompagnato da uno dei più altri principi morali, questo potrebbe portare ad azioni scellerate, e allora anche in questo mi viene in soccorso kant:
Nessuno mi può costringere ad essere felice a suo modo (come cioè egli si immagina il benessere degli altri uomini), ma ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso scopo, in guisa che la sua libertà possa coesistere con la libertà di ogni altro secondo una possibile legge universale (cioè non leda questo diritto degli altri).
(tratto da Sopra il detto comune: questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica, 1793....ahahh! mitico Kant!!!...specialmente non vale in determinati periodi storici...e con determinati politici!)
Beh ...a voi tarre le dovute conclusioni:
queste sono le mie:
Ragionate...fate pubblico uso della vostra ragione in tutti i campi!
Ragionate ma non fate la guerra e le esercitazioni militari!
Ragionate! Pagate il giusto e ma difendetevi con mezzi democratici se vi vogliono far pagare l'ingiusto!
Ragionate e credete solo dopo aver tantissimamente ragionato, ma conservate sempre un piccolo dubbio!
Quando si ragiona vuol dire che esistono i dubbi e quasi sempre rimangono,quando leggo i tuoi post mi confondo quasi sempre e naturalmente mi rimangono tantissimi dubbi :-)
Un abbraccio senza dubbi e buona giornata :-)
Ho fatto centro!
Mi piace, la luce che manda questo lampione.
(ma lo sai che ho capito meglio kant adesso che in un intero anno di filosofia a scuola?! .. sei assunta, ja'!! sì, contro la tua volontà, già lo so!!eheh)
cmq..riportando gli spunti di kant a quella enooorme domanda che c'è nel titolo..beh, io direi che kant si ferma sul CREDERE CIO' CHE SI DICE.. quindi ragionare! e parlare con la ragione (ognuno con la sua, ovvio! ma metterci sempre dentro un perché!)
invece DIRE CIO' CHE SI CREDE sposta il problema.. non più alla ragione, quindi, ma al coraggio! aver coraggio di dire ciò che si crede, aggiungerei io.. quindi le due frasi non credo siano agli opposti, ma proprio due cose diverse.. quindi, il mio sillogismo mi porterebbe a pensare che bisognerebbe averle entrambe: dire ciò che si crede e credere in ciò che si dice.. no?!
ho scoperto l'acqua calda?!
mh.. il mio grillo parlante mi suggerisce di cancellare quanto scritto e rileggerlo con la pancia piena e la mente più rilassata.. ma si sa che io sono pure sorda! quindi.. speriamo che possa servire a qcn altro per tirar fuori qualche altra idea!eheh
(ma solo a me appaiono i commenti con questo strano layout?!?!mah!)
Stefi ha ripetuto un mio "vecchio" commento a te.
Nicola quindi stiamo ragionando?? beh questo è uno delle cose che mi auspico e questo è il senso del blog per me!
In quanto "diario" è un ragionare con me, e in quanto diario pubblico aperto agli altri è un dialogare e ragionare insieme! :)
Stella...brava! ....però ti ho visto che hai tirato da vicino!!;)
Nazzareno grazie e sai che questo non può che rendermi contenta! :)))
Stefi...è vero le due cose non sono contrapposte, sono anzi complementari, come ha detto lo stesso Mat, se le abbiamo entrambe è meglio! E come ha detto Nazzareno, se a questa se ne aggiunge una terza, che lui ha definito l'intento democratico e che forse Kant direbbe la "legge morale" dentro di me...forse il quadro sarebbe davvero completo! Avremo l'umano Uomo?
Hai fatto una bella analisi delle due frasi, l'unica cosa su cui forse nutro dei dubbi, è sull'affermazione:
In quanto a Kant... dovrei decisamente approfondire meglio le mie conoscenze su di lui (che sono solo vaghe riminiscenze del liceo, perlopiù nozionistiche), per poterti rispondere riguardo alla tua affermazione; però la frase "Kant si ferma sul CREDERE CIO' CHE SI DICE.. quindi ragionare!" mi lascia un po perplessa, ...insomma non credo che fosse questo, quello che lui voleva dire. mah! approfondiamo insieme???
Stella non credo di aver pienamente compreso! hai qualcosa da rivendicare? dovresti essere più chiara!
Mi sono rifatta alla tua risposta al commento di stefi e ti ho risposto in modo appropriato, secondo il mio punto di vista.
La mia pecca è di essere sintetica!
@Stella rileggo, avanti e indietro, ma la "tua pecca sintetica", in questo contesto resta anche per me "ermetica" !
Scusa, forse è un limite solo mio, ma sotto sollecitazione potresti anche spenderla qualche parola in più, altrimenti sono portato a pensare che non ti interessa comunicare, quindi di conseguenza, che commenti a fare ?
Così, sai che io non sono per il parafrasare troppo !
Stella.. direi che mi dispiace, ma nemmeno so per cosa! e sinceramente non mi piace il tono con cui lo dici.
Non mi piace copiare, in generale! non lo facevo neppure a scuola: preferivo il compito in bianco e un 4! copiavo solo matematica... altrimenti sarei ancora lì a tentare di finire il liceo!
e così faccio anche di solito. Se commento è perché ho qualcosa da dire, che penso.. altrimenti sto zitta oppure cito i commenti degli altri dichiarandomi d'accordo o meno (e l'ho già fatto più di una volta se vai a guardare indietro).
Se la tua pecca è di essere sintetica, mi sembra che poco c'azzecchi con la mia che è di essere sempre prolissa! oltre tutto mi sembra difficile che possa aver copiato un tuo commento, visto che il mio è parecchio ingarbugliato e pure in parte deviato..
ovviamente sono qui! aspetto il link al commento copiato e tutte le tue ragioni! Solo ti chiedo un po' di cortesia.. perché forse a volte dimentichiamo che dietro agli schermi, a battere sui tasti del computer, siamo sempre noi..e le parole restano lì a battere nella testa.
Buona giornata
"Stefi ha ripetuto" (non copiato)...Mi sono espressa male e chiedo scusa se ho ferito Stefi involontariamente.
Non è nel mio DNA offendere le persone.
Avrei dovuto scrivere: Janas vedi che anche stefi condivide e conferma la mia tesi, secondo la quale io sto apprendendo la filosofia attraverso le tue lezioni.
Spero di aver chiarito.
Grazie a tutti e scusate il malinteso.
Stella finalmente!! allora devo fare una rettifica al post..DIRE CIO' CHE SI CREDE...E DIRLO IN MODO CHIARO SENZA CREARE EQUIVOCI...!
TE POSSINO! mi hai fatto passare una brutta serata...!
spero ti sia resa conto che il tuo commento stringato, suonava proprio come un'accusa invece che una condivisione di pensiero!
Vi ringrazio entrambe, ma non credo che io vi possa illuminare su Kant...tuttalpiù posso stimolarvi a una rilettura personale e a un nuovo approccio, senza i pregiudizi scolastici!
Janas sto passando dei brutti momenti.
ok! sai dove trovarmi! ne parliamo privatamente se ti va!
Un "luminoso", e speriamo soleggiato, fine settimana!
Coerenza. Benni predica la coerenza.
Anche interiore...
ciaooo! visto che non sapevo che fare ho appena aggiunto la funzionalità "lettori" al blog dei cadaveri:
http://deaddeadellen.blogspot.com...
solo che ci sono solo io -______-
quindi, oltre a seguirlo, ti intimo anche di iscriverti :D
(ovviamente anche se non commento sono viva e vegeta :) )
(il lampione mi fa impazzire)
(c'è giusto un cadavere dedicato a un lamp... vabbè, ma lo vedrai :D )
Nazzareno...non possiamo definirlo proprio luminoso...ma basta che non piova!!
Daniele, la coerenza, spesso viene mal interpretata e qui si potrebbe aprire un lungo e interessante dialogo, su cosa sia esattamente la coerenza!
il termine etimologico significa essere attaccato, aderire e in senso figurato una persona coerente è una persona che non si contraddice, ne con fatti ne con parole, a ciò che prima ha affermato o pensato! (http://www.etimo.it?term=coerente)
tuttavia messa in questi termini sembra molto semplice da applicare e secondo me porta anche una forma di staticità poco evolutiva del pensiero: penso così e agisco di conseguenza!
il punto è che la coerenza interiore, al contrario ha bisogno di una continua attenzione e rimessa in discussione...perchè il nostro pensare non è statico.
Subisce continue trasformazione, dubbi, rivalutazioni...che allora nasce l'interrogativo:
- posso sembrare io incoerente, se modificato un pensiero o una cosa pensata tempo fa, ora agisco in modo diverso, ma tuttavia coerente al mio attuale modo di pensare che è passato ad un successivo stadio evolutivo (o involutivo)?
allora qui uhh si aprono diversi spunti e interrogativi:
- c'è una sorta di coerenza anche nel mio percorso evolutivo, pur con tutte le sue modifiche?
- è coerente chi si mantiene fermo a un pensiero originale senza mai metterlo in discussione..per non dover diventare incoerente se questo si dovesse rivelare non più un suo pensiero?
o è coerente chi comunque agisce restando aderente a se stesso secondo le sue mutazioni nel tempo?
Mi ritiro a pensare ...poi ti farò sapere, quando tutto questo sarà diventato più chiaro anche per me, ora mi sta venendo il mal di testa!!;)
Ellen...sono passata da te e ripasserò per iscrivermi...poi penserò ai morticini e a un modo spiritoso per suicidarsi!! ahahahahha! pensa ora a chi sta leggendo il mio commento!! della serie: ma che Az ha scritto? chi sono i morticini? ma che è!
Bene ora vi spiego: Ellen come potrete vedere se cercate con l'indirizzo da lei riportato ha un blog, nel quale vengono rappresentati con disegni alcuni allegri consigli per suicidarsi!! che so uno potrebbe essere:
aprire la porta ad un testimone di Geova, mentre stavi per andare in bagno,...e sapere che non lo potrai fare per la prossima mezz'ora!!! (chiedo scusa ai testimoni di Geova se ho preso come spunto il luogo comune, secondo il quale, tutte le volte che incontri uno di loro, partono con delle filippiche che finiscono più!)
Ciao Janas,sono passata a farti un caro saluto.Post molto interessante,in genere io credo in quello che dico...e faccio il possibile per credere negli altri...discorso molto complesso..
ti auguro un buon fine settimana.
JANAS. la coerenza non è immobilismo. Il cambiare idea per convincimento è una cosa per opportunismo e un'altra.
E ti garantisco che nonostante gli sforzi che molti fanno per camuffare il loro vigliacco opportunismo per scelta di vita, la puzza di una scelta fasulla si sente a distanza di km....
Quindi coerenza vuol dire mostrare che si fanno scelte le si segue a volte le si modifica, ma se il tuo percorso interiore ed esterno è sempre stato limpido sotto questo aspetto, sarà facile che il prossimo non in malafede riconosca la tua coerenza, anche nel scegliere una strada diversa.
La coerenza che non deve mai venir meno è quella della sincerità delle scelte, del proprio pensiero e della verità.
Le banderuole si riconoscono subito....
Ciao Janas :-)))
Daniele
Daniele, alla fine tu hai detto esattamente quello che credo anch'io!
La coerenza è rimanere aderenti a se stessi e alle propria crescita, al mutare (o maturare) del proprio io interiore!
Chi invece trascura o non approfondisce la conoscenza di se stesso, ma pensa di essere quel che possiede, e fonda l'opinione di se sull'apparenza e su quanto gli altri lo valutino dal suo apparire, difficilmente può mantenere una coerenza di fondo!
Non si può mantenere a lungo una coerenza che non ci appartiene interiormente! Hai ragione prima o poi, queste cose, a un occhio attento, non sfuggono!
ciao Daniele :)
arrivo tardi per questo dibattito, che mi piaceva e mi ha stuzzicato..
credo abbiate già detto tutto! però vorrei aggiungere solo una sfumatura che a me piace infilare sempre quando si parla di coerenza... secondo me la coerenza ha un solo sinonimo: LIBERTA'.. nel vero senso della parola! (cioè, senza nemmeno tenere in considerazione quella banale definizione di libertà come far ciò che passa per la testa, senza ragione né sentimento!!)
Esser coerenti è invece sentirsi LIBERI (con noi stessi) di seguire la strada che ci siamo scelti e di cambiare se serve, sempre nella libertà. Chi è libero, è libero dal pensiero di quello che sta attorno che potrebbe rinchiuderlo in pre-giudizi.. tipo:l'orgoglio,gli stereotipi,gli schemi..
Chi è libero, è sempre e comunque coerente! Perché ha già sotto di sé i principi che gli servono per non sbandare, da cui non ci si vuole (e non "deve") allontanare.. una volta che ci son quelli, si è liberi di correre, di sorpassare o andare contromano!
Eh, mica da poco, la coerenza!
Stefi sul fatto che la libertà dai pregiudizi e dalle aspettative degli altri, aiuti a essere decisamente coerenti con noi stessi, non vi è dubbio...ma ho alcune perplessità, alcuni ma e se...ci devo ragionare un po su, e valutare diverse cose...poi ti faccio sapere!! ;)
nonono aspetta aspetta..già non mi son ben spiegata allora..
facciamo che te lo racconterò..ho una teoria molto precisa a riguardo..vedrai che riuscirò a convincerti!ehehhhh
però forse si fa troppo complicata qui.. chissà!un giorno te la racconterò! ;)
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