Qualcuno era comunista
Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia
Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà... la mamma NO!
Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre
Qualcuno era comunista perché si sentiva solo
Qualcuno era comunista perché aveva avuto un'educazione troppo cattolica
Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche... lo esigevano tutti!
Qualcuno era comunista perché gliel'avevano detto
Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto
Qualcuno era comunista perché prima (prima...prima...) era fascista
Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano ma lontano
Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona
Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona
Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo
Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari
Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un'altra chiesa
Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l'operaio
Qualcuno era comunista perché voleva l'aumento di stipendio
Qualcuno era comunista perché la rivoluzione: oggi no, domani...forse, ma dopodomani sicuramente
Qualcuno era comunista perché la borghesia...il proletariato...la lotta di classe...zzo!
Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre
Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI3
Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione
Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto
Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini
Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il vangelo secondo Lenin
Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sè la classe operaia
Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri
Qualcuno era comunista perché c'era il grande Partito Comunista
Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande Partito Comunista
Qualcuno era comunista perché non c'era niente di meglio
Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggiore Partito Socialista d'Europa
Qualcuno era comunista perché lo stato peggio che da noi...solo in Uganda
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant'anni di governi democristiani incapaci e mafiosi
Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, Ustica, eccetera, eccetera, eccetera
Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista
Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia
Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos'altro
Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché era disposto a cambiare ogni giorno, perché sentiva la necessità di una manovra diversa, perché forse era solo una forza, un volo,
un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita
Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso, era come due persone in una: da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita. No, no niente rimpianti. Anche allora forse in molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si sente un po' migliore: da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall'altra il gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo, perché ormai è solo, si è rattrappito.
DUE MISERIE IN UN CORPO SOLO...
domenica 3 febbraio 2008
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6 commenti:
semplicemente da pelle d'oca... un monologo che è una poesia, un inno a chi ha ancora voglia di credere, in chi ancora sogna gli ideali... non importa il colore politico, qui c'è in ballo qualcosa di profondamente diverso. Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri...
Che grande personaggio, Giorgio Gaber! E come quasi tutti i grandi, anche molto solo, eppure ci ha lasciato tanto.
E, fortuna, persone come te, cara Janas, lo ricordano.
Grazie!
A presto.
Pmor e dama verde visto che questo monologo vi piace..ascoltate su you tube quello di Claudio Bisio "i bambini sono di sinistra" nella barra a destra, accanto al video di Gaber c'è anche il fotogramma con la faccia di Bisio con occhiali...li c'è il suo monologo che ricalca quello di Gaber parlando dei bambini di sinistra :D
Qualcuno? :D
Ciaooooooooooo :*
* ciao Baol..:D
questa canzone.. ah.. credo sia la prima lezione di politica che ho ricevuto da mio padre! e ne vado fiera!!
e ancora adesso, sento i piedi scalpitare quando recita:
"Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia!"
e ancora adesso, sento i brividi scendere lungo la schiena
"Qualcuno era comunista [..] perché forse era solo [..]un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso, era come due persone in una: da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita."
Già.. comunisti o meno.. quanto è difficile trovare persone che ci credano ancora così profondamente alle cose! tanto velocemente s'accendono, quanto velocemente dimenticano..
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