mercoledì 3 marzo 2021

Corrispondenze

La Natura è un tempio dove incerte parole


mormorano pilastri che sono vivi,


una foresta di simboli che l’uomo


attraversa nel raggio dei loro sguardi familiari.


Come echi che a lungo e da lontano


tendono a un’unità profonda e buia


grande come le tenebre o la luce


i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.


Profumi freschi come la pelle d’un bambino,


vellutati come l’oboe e verdi come i prati,


altri d’una corrotta, trionfante ricchezza


che tende a propagarsi senza fine – così


l’ambra e il muschio, l’incenso e il benzoino


a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.


Baudelaire


 

Inno alla bellezza

 Inno alla bellezza

Vieni dal ciel profondo o l’abisso t’esprime,
Bellezza? Dal tuo sguardo infernale e divino
piovono senza scelta il beneficio e il crimine,
e in questo ti si può apparentare al vino.

Hai dentro gli occhi l’alba e l’occaso, ed esali
profumi come a sera un nembo repentino;
sono un filtro i tuoi baci, e la tua bocca è un calice
che disanima il prode e rincuora il bambino.

Sorgi dal nero baratro o discendi dagli astri?
Segue il Destino, docile come un cane, i tuoi panni;
tu semini a casaccio le fortune e i disastri;
e governi su tutto, e di nulla t’affanni.

Bellezza, tu cammini sui morti che deridi;
leggiadro fra i tuoi vezzi spicca l’Orrore, mentre,
pendulo fra i più cari ciondoli, l’Omicidio
ti ballonzola allegro sull’orgoglioso ventre.

Torcia, vola al tuo lume la falena accecata,
crepita, arde e loda il fuoco onde soccombe!
Quando si china e spasima l’amante sull’amata,
pare un morente che carezzi la sua tomba.

Venga tu dall’inferno o dal cielo, che importa,
Bellezza, mostro immane, mostro candido e fosco,
se il tuo piede, il tuo sguardo, il tuo riso la porta
m’aprono a un Infinito che amo e non conosco?

Arcangelo o Sirena, da Satana o da Dio,
che importa, se tu, o fata dagli occhi di velluto,
luce, profumo, musica, unico bene mio,
rendi più dolce il mondo, meno triste il minuto?

Baudelaire


domenica 19 aprile 2020


martedì 28 maggio 2019

Essere non essere


lunedì 27 maggio 2019

Bien ahora sonreíd como si os gustara estar aquí.

Bene. Ora sorridi come se tu adorassi essere qui.
Ora sorridi e comportati come se ti stessi divertendo.
E ora sorridi, come se ti avessi raccontato una barzelletta.



Et maintenant vends ton sourire, vends-le, vraiment.*
Ed ora sorridi, sorridi, sorridi bene.


* E ora vendi il tuo sorriso, vendilo, davvero.

Giuljanas

lunedì 10 settembre 2018

Io ringrazio

Io ringrazio di non essere nata nel periodo storico dei miei nonni e dei miei genitori, che hanno conosciuto la guerra e la povertà e il duro lavoro su i campi, ringrazio di non essere nata nei luoghi in cui ancora imperversa l'estrema povertà e la guerra o le lotte civili, in posti dove le dittature decidono per gli altri e dominano con la violenza più brutale.
Ringrazio di non aver vissuto nel periodo in cui il fascismo mandava in esilio, in prigione o a morte chi non la pensava come loro; ringrazio di non aver provato le loro purghe, di non aver vissuto quel terrore, la loro collaborazione per lo sterminio degli ebrei seguendo un altro matto come Hitler, ringrazio anche di non essere nata in Russia nel periodo in cui le idee di Marx sono state interpretate male e trasformate in un altra dittatura, perché le idee sono buone finché tengono conto del bene di tutti gli uomini, prima di tutto della libertà, che deve essere un principio sacro insieme alla fratellanza.

Ma se le idee e gli ideali oltrepassano la libertà e il rispetto per la vita di tutti, sono nocive, e portano ovunque il male per il beneficio di pochi, e quasi sempre vengono da questi, strumentalizzate con intenti manipolatori e disonesti. A loro non interessa il bene comune.
 Ringrazio di aver vissuto lontano dal periodo in cui le città italiane erano preda di due violenti estremismi come l'estrema destra e le brigate rosse, che pensavano che per diffondere e difendere le loro idee fossero necessari violenza e atti mostruosi senza rispetto per la vita.
Chi uccide, umilia, attacca violentemente, non ha mai ragione e mai l'avrà.

Alla fine di tutto è sempre la povera gente,  gli innocenti, che in tutto questo pagano il prezzo più alto, chi lavora duramente e onestamente.

Temo anche che in mancanza di una cultura che sempre tenga alti i valori del rispetto, della libertà, del senso di comunità che si aiuta e sostiene reciprocamente nel più alto senso di fratellanza e di unità, come parte di un unico organismo, in cui insieme al rispetto della propria individualità si rispetti sempre anche quella degli altri, senza cercare potere e dominio e sfruttamento, ma solo pacifica convivenza e tolleranza.
Ecco temo, che perduta questa cultura, tutto si ripresenti, con le medesime brutalità, tutte le conquiste civili vadano di nuovo perse, e le brutture tornino a dominare, lasciando il paese in mano non a persone di spessore e sagge ...che Dio sa dove sono finite!.
Dove sono finite le persone della cui intelligenza e umanità si aveva profonda stima ?

Dove sono finite le menti intelligenti che tenevano insieme e inscindibili, l'intelligenza pratica e razionale con l'intelligenza emotiva e del cuore?

Non voglio eroi, ne gente da mitizzare, voglio persone da stimare per la loro capacità di trasformare non con la forza, ma con l'intelligenza, non con la furbizia, ma con il senso di responsabilità, non con le imposizioni, ma con la cultura, la nostra gente in un popolo degno di essere chiamato tale, con un senso civico del rispetto di tutto,  rispetto verso l'ambiente che lo circonda, verso la varia umanità e diversità. Ora mi sembra di vivere in una società profondamente malata che vuole difendere una individualità egoista  meschina, che non ha niente a che vedere con la nazionalità o il senso di appartenenza di un popolo.

Una società che parte con la difesa dei confini nazionali, per poi arrivare a quelli regionali, fino alle quattro mura del proprio giardino, in un odio verso tutto  e tutti. E sarebbe davvero un brutto vivere.

Ps  Spero di non aver fatto troppi errori...ho scritto di getto e dal cellulare...in ogni caso mi scuso.

giovedì 19 luglio 2018

Regista Madre Natura

Regista: Madre Natura, spettacolo gratuito, non si pagano diritti e non si acquista il biglietto 

martedì 1 maggio 2018