mercoledì 15 aprile 2009

Liberi di Essere

"Ho sentito dire che alcune farfalle hanno provato

a rivelare ai bruchi che potevano volare, ma essi non

ci hanno creduto.

Il bruco dice: «No! Può essere possibile per te, ma non per noi.

Tu sei una farfalla, noi solo bruchi!

Noi sappiamo solo strisciare». E chi sa

solo strisciare come può immaginare di volare? È

una dimensione diversa, completamente diversa: la

dimensione verticale."


Lo stato del cammello è quello dell’assimilazione. Il cammello non sa dire no. Fede e obbedienza: queste sono le caratteristiche dello stadio chiamato “il cammello”.

...

Questo è uno stato di pre-mente e di pre-io; ancora non c’è alcuna mente. La mente si sta sviluppando, ma non è un fenomeno completo; è molto vaga, ambigua, oscura, nebulosa.

L’io sta nascendo, ma non è ancora nato: non è chiaramente definito

L’indipendenza subentra solo tramite il no; tramite il sì, nasce solo la dipendenza. Pertanto, in questo stadio del CAMMELLO c’è dipendenza, impotenza. L’altro è più importante del tuo essere: Dio è più importante, il padre, la madre, la società sono più importanti. Il prete e il politico sono più importanti. Eccetto te, tutti sono importanti. L’altro è importante, mentre tu ancora non esisti.

E' uno stato molto inconsapevole. La maggioranza delle persone resta bloccata qui: restano cammelli. In pratica, il novantanove per cento delle persone restano cammelli.

E una situazione molto triste: il novantanove percento dell’umanità resta allo stato di larve, di cammelli.

Ecco perché esiste tanta infelicità e nessuna gioia.

Puoi cercare la gioia all’infinito, ma non la troverai, perché non ti viene data dall’esterno;

se non diventi un bambino, una farfalla — a meno che tu non raggiunga il terzo stadio —, non potrai conoscere la gioia. Non è qualcosa che ti viene dato dall’esterno, é una visione che si sviluppa dentro di te, è possibile unicamente nel terzo stadio.

Il primo stadio è infelice, il terzo è estatico, e tra i due c’è lo stato del leone, il quale talvolta è infelice e talvolta è estatico, talvolta soffre e talvolta prova piacere.

Allo stadio del CAMMELLO sei un pappagallo. Non sei altro che ricordi. Tutta la tua comprensione consiste di credenze che ti hanno dato gli altri. Qui troverai i cristiani, i musulmani, gli hindu, i giainisti e i buddisti. Se vai nelle chiese, nei templi e nelle moschee, troverai grandi raduni di cammelli. Non vi troverai un solo essere umano. Costoro sono come pappagalli che ripetono ciò che hanno sentito; non sono ancora usciti dall’inconsapevolezza, dal loro sonno.

E ricorda: non sto dicendo che questo stadio non sia necessario; lo è, ma una volta completato, bisogna saltarne fuori. Non siamo a questo mondo per restare cammelli tutta la vita. (...)

Ogni cosa ha la sua stagione. Nel primo stadio tutti devono essere un cammello, dire sì e credere in tutto ciò che viene dato loro, assimilandolo e digerendolo. Ma questo è solo l’inizio del viaggio, non la fine.

Il secondo stadio è difficile. Il primo te lo dà la società: per questo esistono milioni di cammelli e pochissimi LEONI. Quando sei diventato un cammello perfetto, la società ti abbandona; al di là di quello,non può fare altro per te. E lì che finisce il lavoro della società, della scuola, del college, dell’università. La società ti lascia in quanto cammello perfetto... con tanto di certificato!

Un LEONE lo devi diventare da solo, ricorda. Se non decidi di diventare un leone, non lo diventerai mai. Questo è un rischio che si devono assumere gli individui. E' un azzardo; ed è anche molto pericoloso, perché diventando un leone darai fastidio a tutti i cammelli intorno a te: sono animali amanti della pace, sempre pronti a fare compromessi. Non vogliono essere disturbati, non vogliono che al mondo accadano cose nuove, perché tutte le novità danno loro fastidio. Sono contro i ribelli e i rivoluzionari; e non solo per ciò che concerne le cose importanti, bada bene... non sono contrari solo a Socrate e a Cristo, che sono portatori di grandi rivoluzioni. I cammelli hanno paura di cose così insignificanti che ogni volta rimarrai sorpreso.

I LEONI non sono benaccetti; la società crea loro ogni sorta di complicazioni. I cammelli ne hanno paura; disturbano la loro tranquillità e il loro sonno, creano preoccupazioni. Ma il vero problema è che evocano nei cammelli il desiderio di diventare leoni. Il primo stato, quello del cammello, è dato dalla società. Il secondo va conseguito dall’individuo. Realizzandolo, ti trasformi in un individuo, diventi unico; non sei più un conformista, non fai più più parte di una tradizione. Il bozzolo cade e diventi un bruco, cominci a muoverti.

Lo stato del LEONE ha queste caratteristiche: indipendenza, capacità di dire di no, disobbedienza ribellione contro l’altro, contro l’autorità, il dogma, le scritture, la chiesa, il potere politico, lo Stato. Il leone è contro tutto! Vuole distruggere ogni cosa e ricreare il mondo da capo, più vicino alle aspirazioni del cuore; ha in mente grandi sogni e utopie. Ai cammelli sembra un folle, perché essi vivono nel passato mentre il leone comincia a vivere nel futuro.

Si crea una frattura enorme. Il LEONE annuncia il futuro, e quest’ultimo arriva soltanto se il passato viene distrutto. Il nuovo può venire alla luce solo se il vecchio cessa di esistere, lasciando spazio al nuovo. Il vecchio deve morire per consentire l’esistenza del nuovo. Pertanto, tra il LEONE e il CAMMELLO è un conflitto continuo, e i cammelli sono la maggioranza.

Il LEONE si manifesta solo una volta ogni tanto, è un’eccezione, e l’eccezione non fa che confermare la regola.Lo scetticismo e il dubbio sono i suoi tratti distintivi.

(..)

Il CAMMELLO è non-egoista, il LEONE è molto egoista. Il CAMMELLO non sa nulla dell’ego, il LEONE non conosce altro. Ecco perché tutti i rivoluzionari, i ribelli — i poeti, i pittori, i musicisti — sono molto egoisti. Sono bohémien: vivono per conto proprio, pensano ai fatti loro; non s’interessano affatto agli altri. Che vadano all’inferno! Costoro non fanno più parte di una struttura, ne sono liberi. Il processo del movimento, il ruggito del leone, è inevitabilmente egoista: essi hanno bisogno di un ego molto forte per addentrarsi in questa dimensione.

A ogni individuo va insegnato l’ego, prima che lo possa abbandonare. Ognuno deve giungere ad avere un ego molto cristallizzato, solo allora abbandonarlo è di qualche utilità, non altrimenti.

Il primo stato, il cammello, è inconscio. Il secondo,il leone, è subconscio: è un p0’ più elevato dell’inconscio.

Quel cambiamento è una sorta di inversione. Il cammello inizia a stare a testa in giù e si trasforma nel leone. Il CAMMELLO dice sì, il LEONE no; il CAMMELLO obbedisce, il LEONE disobbedisce; il cammello è positivo, il leone negativo.

E comprensibile: il cammello ha detto così tanti si che avrà represso il no. Il no si accumula e arriverà un punto in cui vorrà prendersi la rivincita sui sì. La parte negata desidera vendicarsi. A quel punto la ruota inverte il suo corso e il cammello si capovolge, trasformandosi nel leone.

La differenza tra il cammello e il leone è enorme, ma i due animali restano sullo stesso piano. Il bozzolo è fermo in un punto; il bruco comincia a muoversi, ma sulla stessa terra. C’è movimento, ma avviene allo stesso livello. Il primo stato è dato dalla società: il tuo essere un cammello è un dono della società. Essere un leone, invece, sarà un dono che farai a te stesso; se non ami te stesso, non ci riuscirai

Se non vuoi diventare un individuo che ha una sua unicità per diritto di nascita, se non ti assumi il rischio di andare controcorrente, non riuscirai a diventare un leone.

D’altra parte, se comprendi il meccanismo, il LEONE e si forma nel cuore stesso del CAMMELLO. Dicendo continuamente sì e reprimendo il no, quest’ultimo accumula sempre di più. Arriverà un giorno in cui sarai stufo di dire sì: anche solo per cambiare un po’, avrai il desiderio di dire no. Il sapore del positivo è venuto a noia, è diventato monotono; solo per cambiare, si prova il no.

E così che il CAMMELLO, per la prima volta, inizia sognare il LEONE. E una volta che hai assaporato il no — il dubbio, lo scetticismo — non potrai mai tornare a essere un cammello, perché essere un leone porta con sé una libertà incredibile, implica essere liberi.

La maggioranza è ferma al livello del cammello, la minoranza a quello del leone. “Maggioranza”

vuol dire le masse, “minoranza” l’intellighenzia. Gli artisti, i poeti, i pittori, i musicisti, i pensatori, i filosofi e i rivoluzionari sono fermi al secondo stadio.

Sono molto meglio dei cammelli, ma il viaggio non è ancora concluso: non sono arrivati a casa.

Il terzo stadio è il bambino.

Dal cammello al leone, è evoluzione;

dal leone al bambino, è rivoluzione.

Il primo stadio, il cammello, era dipendenza; il secondo era indipendenza. Ma nell’innocenza si arriva a scoprire che non esistono né la dipendenza né l’indipendenza. L’esistenza è interdipendenza: tutti dipendono gli uni dagli altri.

Tutto è un’unica entità. Viene alla luce il senso del Tutto: non io, non tu. Nessuna fissazione sul sì o sul no; e neppure fissazioni sul dire sempre sì o sempre no. Più fluidità,più spontaneità: né obbedienza né disobbedienza, ma spontaneità. E' nata la responsabilità. Si risponde all’esistenza, non si reagisce in base al passato, né si reagisce in funzione del futuro.

Il cammello vive nel passato, il leone nel futuro. Il bambino vive nel presente, qui e ora.

Il cammello è pre-mente, il leone è mente e il bambino è post-mente, o nonmente.

Il cammello è pre-io, il leone è io e il bambino è post-io, o non-io.

Il bambino semplicemente è: ineffabile e indefinibile. E un mistero, una meraviglia.

Il cammello ha ricordi, il leone sapere e il bambino saggezza. Il cammello è cristiano, hindu, musulmano, teista; il leone è ateo; il bambino è religioso:

non è teista, hindu, musulmano, cristiano, ma nemmeno ateo o comunista. La sua è pura religiosità, la cui qualità è amore e innocenza.

Verticale e orizzontale: il viaggio nelle profondità del qui e ora

brani tratti da "Liberi di essere" di Osho

Sono d'accordo su tutto? non lo so..certo che mi ha fatto riflettere parecchio e ancora devo ulteriormente approfondire quanto letto con altre riflessioni.. inizialmente volevo fare una sintesi, ma mi sembrava così di indirizzarvi verso un mio punto di vista ,che tra l'altro ancora non ha del tutto preso corpo, allora ho pensato fosse meglio che vi riportassi in parte le cose esattamente come sono state espresse nel libro..senza intervenire con nessuna interpretazione da parte mia!

ps. per Stefi...riguardo al fatto che le cose non accadono casualmente...guarda sulla colonna a destra ...tempo fa per gioco ero entrata in un sito dei tarocchi di Osho...e dopo aver espresso una domanda, la carta di risposta in cui era rappresentato un leone, fu questa:

È tempo di dare uno sguardo al riflesso del tuo volto nello stagno, e di fare un passo per spezzare qualsiasi cosa tu sia stato condizionato dagli altri a credere di te stesso. Danza, corri, scuotiti, fai gibberish - fai qualsiasi cosa ritieni necessaria per svegliare il leone che dorme dentro di te. (testo tratto dal sito:http://www.osho.com - la carta del Condizionamento)

Ora tralasciando l'aspetto ludico della cosa, quelle parole per me avevano assunto un altro significato : quello delle risposte, che quando cerchi e stai attenta a cogliere i segnali, ti vengono da ogni dove...anche da una persona incontrata per strada o su un autobus, da un email ricevuta da una amica, da un libro che ti chiama..:)))))
ma soprattutto ...soprattutto arrivano le domande!!! ;)

ti guardi intorno ..e arrivano le domande

ah! dimenticavo ..se volete conoscere un LEONE...leggete questo post di Tracce indelebili dove si riporta un articolo sul terremoto :
-tracceindelebili.blogspot.com. - ma-io-per-il-terremoto.html



21 commenti:

jasna ha detto...

Mi manchi tantissimo... non ti sento serena mA TI AUGURO DI TROVARE il prima possibile il tuo cammello , il tuo leone e tutte le altre cose che desideri... tvb Jasna

Anonimo ha detto...

maravillas delalma.Felicidades.Con cariño Vicky

JANAS ha detto...

Jasna grazie!
..desidero forse arrivare allo stato del bambino?..probabilmente!
non è che non sono serena..credo che stia percorrendo un moto di rivoluzione intorno a me stessa, per osservarmi sotto diverse prospettive...spero che non sia un semplice girare a vuoto! anch'io ti voglio bene :)*

Vichy grazie e benvenuta :)

Sileno ha detto...

Un forte abbraccio da un Camelleone.-
Sileno
PS: questo post me lo sono divorato con gusto.

gianna ha detto...

Liberi di essere di Osho, ci porta a trovare in noi stessi chi siamo e tratare de pasare a un nivello superiore. bacio grande e grazzie per scriverlo gianna (scusa se non scrivo bene il italiano. ho il problema con le doppie consonanti)ciao

JANAS ha detto...

Sileno :)))))))))))))ahhahhhahaahhha che ti credi..pur io sono un CAMMELLEONE!!! si no..si.. no forse si forse no!! vorrei dire no e poi finisco per dire troppi si e pochi no!! ...fra stesse "specie" ibride mi sento naturale nascere.. un abbraccio ;)

Gianna ... gracias a ti y no te preocupes por los errores ... que no tienen en cuenta a la hora de escribir en español ... el resto que no es tanto la forma, pero para comprender el contenido del mensaje es se entiende que muy bien! un beso y un abrazo a ti!

UIFPW08 ha detto...

tra tutti non sono nessuno, forse neppure un ricordo ma vivo d'arte e d'amore e mi consolo con il cuore.
Ciao Janas.

Tracce Indelebili ha detto...

grazie per avermi linkato il post...
saluto da un cammellone aspirante leone

ciao
Pimpinella

JANAS ha detto...

Maurizio...beh se vivi d'arte e di cuore...: sempre Osho scrive: "Solo le persone creative sono belle, perché solo costoro conoscono lo splendore della vita: hanno occhi per vedere e orecchie e cuori per sentire.
Sono pienamente vive, vivono al massimo. La loro torcia arde da entrambe le estremità.
Costoro vivono intensamente, vivono totalmente."
Ma secondo me, le persone creative sono già arrivate allo stadio del bambino..o poco ci manca!

Pimpinella :))) pure tu?? :)))
è stato un piacere condindividere quel post con te, che volevo segnalarlo anche qui!! quindi grazie a te, per avermi fatto leggere un articolo fuori dal coro!

Ermione ha detto...

Questo blog è un dono. Chiunque avrà la fortuna di bagnarsi in queste acque che tu generosamente hai messo a disposizione di stranieri anonimi naviganti, non sarà più lo stesso..sarà in qualche modo battezzato dal dubbio, dalla speranza, dalla crescita. Complimenti, davvero.

JANAS ha detto...

Ermione grazie a te per le tue belle parole! :) e naturalmente sei la benvenuta...in quanto all'essere anonimi o identificati con un nome di fantasia...o con nome e cognome veri, trovo che non abbia importanza per me, spesso sono più anonimi i nostri vicini di casa, di cui conosciamo l'identità, che le persone incontrate casualmente, con cui magari ci capita di scambiare emozioni e pensieri veri! ;)

Nicolanondoc ha detto...

Ciao Janas, a proposito di "rilevamenti", oggi mentre facevo il pisolino pomeridiano non ho sentito niente, altri hanno sentito il letto muoversi...epicentro nella zona di Cuneo..vado in cucina a pappare :-)))
PS abito a Torino

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

E' bello risentirti......spero che stia bene. Un bel post....

riri ha detto...

Ho bisogno sempre di un pò di tempo per leggere bene ed assimilare quanto scrivi e "citi",adesso posso dirti cosa ne penso (tutto è opinabile), ma ci provo...a volte essere un leone stanca, c'è troppa fatica, essere un bambino..farlo venir fuori..ecco questo lo condivido, ma a volte si è derisi..la società così com'è strutturata non vuole persone ,diciamo pure minoranze, dalla mentalità aperta ed intelligente, dove quasi sempre alberga ed emerge il bambino, il messaggio dell'autore è forte, approfondirò questa lettura....
Dimenticavo:-) ho simpatia per il cammello, ma provo per lui un misto di pena e tenerezza, adoro il leone nella sua magnifica corsa con la criniera al vento, amo il bambino...
Grazie Janas, bel post.
Ti auguro una buona giornata.

JANAS ha detto...

Nicola non mi sembri "particolarmente scosso" dall'evento..se poi tranquillamente te ne vai a "pappare" in cucina....questo fa stare tranquilla anche me! dovrei dirti buona pappata..ma visto il ritardo della mia risposta al tuo commento...:)

Blessing sto bene grazie! mi sono un po stancata di questa primavera...che sonnecchia..ma per il resto tutto bene!

Riri..il leone credo sia un passaggio ..non sono convinta nemmeno io, sul fatto che sia così necessario!
perlomeno non bisogna portarlo all'estremo, l'idea di dire no, solo per il gusto della trasgressione..mi sembra decisamente stupida
...al contrario dire in no giusti invece è indispensabile quanto dire i giusti si!
ma sai...credo che una volta arrivati alla fase del bambino, quando si è perfettamente consapevoli, quali siano i no e si giusti per te
...che vengono naturali, senza sforzo...semplicemente veri per quello che sono
...quando si raggiunge una tale consapevolezza, credo non sia più importante per noi, che gli altri ci deridano o ci prendano per pazzi...
per esempio si potrebbe pensare che i pazzi siano loro...:))))
tu ti sentiresti ferita se a deriderti fossero persone che consideri pazze?
Guarda la società di oggi...quella che ci valuta e ci giudica...
a me sembrano quasi tutti pazzi!!
ci si ammazza per un parcheggio...o per altri motivi più banali...si rovina la propria vita e quella degli altri!
per possedere un cellulare, si è disposti ad uccidere!
chi sono i pazzi?

riri ha detto...

E' chiaro Janas: i pazzi sono loro!!
Pensa che anche qui per un pezzetto di cortile in +, per anni hanno tenuto il muso, lo hanno preteso e per sfinimento la maggioranza gliel'ha donato..naturalmente io faccio parte della minoranza:-)
La prepotenza, il qualunquismo,la superficialità imperano, sta a noi cercare di non essere sopraffatti, senza violenza..in un mondo che conosce solo quel linguaggio...lotta difficile, ma io ( come tanti amici, virtuali e non ) amo le sfide..
Ciao, ti auguro una buona serata e visto che oggi Roma festeggia il natale dalle un bacione:-)) per me.

beyk happel ha detto...

Eccolo là...
Manco da un po', torno qui, leggo...
e oggi mi toccherà arrovellarmi il cervello,
per capire se son bambino, leone o cammello!

Vabbe'... grazie per l'arrovellamento! ;)

JANAS ha detto...

grazie..Riri...ti vedo raggiante con il tuo piccolo nipotino!! è una sfida che deve partire da ciascuno di noi ..soprattutto per offrire qualcosa di meglio proprio ai nostri figli e nipoti!

Beik..."arrovellati" ..arrovellati!! e poi fammi sapere eh ..
che sono curiosa!!!:)
per ora Sileno si è definito cammeleone...qualcun altro, fuori dal blog ha detto: potrei essere un leone con la gobba!!! ...
prego..di nulla! mi piace condividere..mica mi posso arrovellare da sola!! eh!

enne ha detto...

Ho letto con molta attenzione. In libreria ho due libri di Osho che non ho ancora nemmeno sfogliato.
Sai...penso di essere uno stranissimo ibrido: essenzialmente leone e bambino, ma anche un po' cammello.
Mica è facile vivere in equilibrio...
Un abbraccio, Janas.

maummagumma ha detto...

Bellissimo post, sono rimasto incollato allo schermo!

Andando "avanti" si trovano sempre meno persone sulla strada, questo un po' può spaventare ma forse il percorso della vita è proprio questo, l'ultimo tratto bisogna farlo da soli.

Il post sugli aiuti ai terremotati l'avevo già letto e lo condivido in buona parte. Gli aiuti devono arrivare dalla collettività che non ha senso costituire alla meno peggio per l'occasione, visto che già esiste da tempo ... e si chiama Stato.

JANAS ha detto...

Bis..no! non è per niente facile vivere in equilibrio!! Spesso arrivano cose che ci disorientano e ci destabilizzano, pensiamo di essere in uno stato di quiete e poi ci ritroviamo ad oscillare un po qui e un po la! Allora credo proprio che poi alla fine, la fase del bambino possa essere paragonata a quella di un grande EQUILIBRISTA, che riesce a camminare sul filo, con grande sicurezza, dominando anche le influenze esterne, con grande maestria!

Maumma grazie! si c'è un percorso che uno non può fare a meno di fare da solo, un viaggio interiore difficilmente può essere condiviso in toto con qualcun altro!
La condivisione arriva dopo, dopo esserci confrontati con noi stessi dopo che abbiamo capito chi siamo e cosa veramente vogliamo, cosa amiamo, cosa ci piace e cosa no, cosa crediamo e cosa non crediamo, dopo aver fatto chiarezza in questo senso, allora possiamo rendere gli altri parteci e condividere con loro, la parte più vera di noi! :)