martedì 19 agosto 2014

Divagazioni

DIVAGAZIONI...
"Tutto quello che l'uomo è capace di immaginare, altri uomini saranno capaci di realizzarlo" Jules Verne
Allora è questa la funzione di un utopia positiva che pensa anche a un mondo impossibile!
Quindi è nostra (di ciascuno di noi), la responsabilità di pensare in "grande" ma in modo "animico" non egoico;
in grande, perciò guidati dall'amore e non dall'odio, dalla violenza o ancora guidati dal pessimismo che le migliori qualità dell'uomo abbiano la peggio e vincano pertanto le nostre miserie.
Se quello che pensiamo diventiamo, bisogna curare di molto i nostri pensieri...
Se ci limitiamo a vedere solo quello che non va, se ci fossilizziamo solo sulla lamentela, non cè niente di costruttivo in tutto questo, c'è solo un crogiolarsi nell'insano gusto di guardare fuori qualcosa di storto, pensarci estranei a tutto questo e dirci che noi "siamo meglio" ; abbiamo perso l'immaginazione e pertanto la capacità anche solo di pensarlo un mondo migliore, e ci limitiamo a dire quanto questo faccia schifo, ma così il mondo non cambia.
Viviamo sempre nel costante desiderio di cambiare "l'altro", il fuori da noi, ma non abbiamo questo potere.
Tuttavia, se la vita e tutto quanto ci circonda è relazione, se il fuori da me è in relazione con me e viceversa, se questa realtà fuori e la relazione che ho con essa non mi piace, significa che per cambiare il tipo di relazione ( sapendo che non posso cambiare il fuori obbligandolo ad essere quello che voglio io), non mi resta che cambiare me nel modo di relazionarmi con il fuori;
se cambio io, cambia necessariamente la relazione e il modo in cui il "fuori da me" si relaziona con me.
Lo so cosa state pensando, so cosa vi passa per la mente...
ma tutti i cambiamenti e i miglioramenti che si sono avuti nel mondo, si sono avuti non perchè l'uomo della caverna ha passato il suo tempo a lamentarsi di come fosse fredda e buia e inospitale la caverna, non ha passato il suo tempo ad aspettarsi che la caverna cambiasse e che lì fuori gli si offrisse un rifugio migliore; ma a un certo punto, qualcuno di questi uomini ha smesso di lamentarsi e si è messo a cambiare i suoi pensieri;
ha iniziato a immaginare cose che non esistevano, ma in meglio;
il primo prototipo di cosa (anzi casa) inesistente forse era una capanna.
Però bisogna fare molta attenzione a quali nostri pensieri alimentiamo;
mentre qualcuno immaginava la capanna dove vivere insieme agli altri, qualcun' altro pensava di poter coltivare i frutti che normalmente raccoglieva in natura e ad allevare animali invece di dargli la caccia... da un altra parte qualcuno aveva inziato a pensare a come creare qualcosa di meglio di una clava e poi ha cominciato pure a pensare non proprio in termini "amorevoli" .
Così l'uomo che pensava alla capanna e all'orto e all'allevamento è diventato l'homo faber, quello che pensava alla clava ...è rimasto l'homo clava .. oh si, nel frattempo..ha perfezionato la clava .
Noi siamo i pensieri che alimentiamo, la realtà che c'è fuori è una relazione e pertanto una risposta ai nostri pensieri.
Ora lì fuori c'è l'uomo faber e c'è l'uomo clava.
In realtà poi la tipologia e le specie si sono diversificate in altre sottospecie, per esempio alcuni uomini faber sono diventati, alimentando un certo tipo di pensieri in negativo, uomini furber in combutta con gli uomini clava e hanno iniziato a pensare a una parola che prima non esisteva e l'hanno chiamata "sfruttamento";
...ma soprassediamo per un attimo sulla varietà delle sottospecie.
Chiediamoci invece come può l'uomo faber cambiare l'uomo clava..abbiamo detto che non si può cambiare l'altro ..
Che quello mica cambia solo perchè gli diciamo : "oh, guarda che devi cambiare!!" Quello ci ride in faccia come minimo, come massimo prende la clava e la spacca sulla nostra testa, mentre in un angolino l'idiota dell'uomo furber si fa grandi risate sul nostro conto e pensa "coglione" e magari si crede al riparo, anche se a volte l'uomo clava, dopo averla usata su di noi, ha pensato bene di usarla anche sull'uomo che si credeva furber, solo perchè rideva in un modo che all'uomo clava un po' infastidiva ...ma pure questa è un altra storia!
Allora, come può relazionarsi l'uomo faber con l'uomo clava ?
A) pensa di prendere un altra clava..(ma allora è l'uomo clava che fa cambiare l'uomo faber in un altro uomo clava!)
B ) fa come Ulisse con il ciclope e usa l'astuzia (uomo furber), ma può funzionare solo una volta, insomma l'Ulisse se la cava solo perchè poi scappa e non ripasserà mai più di là, che altrimenti il ciclope la prossima volta gli fa un culo così!! E poi ancora una volta è l'uomo faber che si fa cambiare in uomo furber ..
C) ) pensa di scappare a gambe levate (l'uomo clava a furia di usare la clava è diventato come quelli che fanno body-building con un braccio tanto, che pare pure quello una clava!)
D) - non so..
E) - non so ...
F ) pensiero laterale: regalo un libro all'uomo clava...(alcuni uomini clava lo usano come carta igienica, altri pensano vada bene per il fuoco, qualcuno lo sfoglia per le immagini, qualcuno lo legge e non capisce ma lo tiene perchè anche un libro può essere usato come clava, qualcun altro lo posa lì ..sulla mensola della caverna per fa credere che lo abbia letto e perchè un po' arreda..; qualcun'altro lo apre a caso, vi legge una citazione e la posta su facebook; la citazione è:
"chi l'ha duro la vince" e tu capisci ..o è un leghista o è un grillino!
Un altro, più attento, scrive la citazione quasi corretta:
"chi l'ha dura la vince" ma solo perchè pensa si riferisca alla clava! )
G) no so
H) Madre Teresa di Calcutta : "nel mondo c'è più bisogno d'amore che di pane" ..vado dall'uomo clava e l' abbraccio e poi spezzo il pane e lo condivido. Mi siedo e ascolto la sua storia di come è diventato uomo clava, o gli racconto la mia, o apro un libro e leggiamo insieme la storia di altri...
"Tutto quello che l'uomo è capace di immaginare, altri uomini saranno capaci di realizzarlo" Jules Verne
Ps...chi ha altre soluzioni migliori e/o alternative, ben vengano!
Giuliana

4 commenti:

nucci massimo ha detto...

A me pare scritto a 4 mani
però va bene lo stesso.
Mi piace ma mi piace anche che le mani
(tutte 4 ) restino sempre così e non cambino.

JANAS ha detto...

Massimo è stato scritto a due mani, le mie, le altre due mani mi hanno corretto alcuni aspetti della punteggiatura che spesso trascuro e qualche errore che non avevo notato! ;)

nucci massimo ha detto...

Qui langue
e io aspetto.

JANAS ha detto...

:D Massimo lo sai, scrivo solo quando sono "ispirata" dalla Musa cazzeggiatrice