domenica 20 gennaio 2013

CIRCUS MACHINE (ovvero l'illusione di poter scegliere)



18 commenti:

nucci massimo ha detto...

ma no che non è così!
dai
daresti a me del credulone
e a loro circonventori di incapaci.
Noi voteremo bene e governeremo bene.
Notte Janas.

JANAS ha detto...

seh seh du nicht siehst..

va beh mi affido al Principio di indeterminazione di Heisenberg perfettamente intepretato e reso esplicito dalla famosa canzone dei Ricchi e Poveri:

"...che sarà che sarà che sarà?
che sarà della mia vita chi lo sa?
...da domani si vedrà
e sarà sarà
quel che sarà
che sarà che sarà che sarà
che sarà.."

..dei ricchi e dei poveri...

JANAS ha detto...

ah...
Buoni sogni! :))))) spero tanto si realizzino per te e anche per me e per tutti!

nucci massimo ha detto...

Non essere cattiva con me,
lo sai che ci sto mele

JANAS ha detto...

Massimo..ma non sono cattiva con te, solo che ultimamente ho una visione un po cinica in merito ai fautori della politica ...

Luigina ha detto...

Complimenti per aver rappresentato in modo molto eloquente ed ironico questa illusione

JANAS ha detto...

Luigina grazie, l'idea mi è venuta giusto pensando a queste macchinine, no so dove avevo letto, che sono programmate in modo tale che ogni tot di tempo e solo dopo ogni tot di tempo, la pinza si chiude in modo tale da riuscire a pescare il tuo puppazzo, mentre tu magari in realtà attribuisci la cosa alla tua abilità o alla fortuna.

guglielmo ha detto...

Ti confesso che sono in imbarazzo anch'io in queste elezioni (ma non è la prima volto!).
Per chi continua a credere che ci siano delle discriminanti tra destra e sinistra (che sinteticamente si potrebbero identificare con la parola uguaglianza) è difficile trovare un punto di riferimento certo. Per fortuna in Piemonte (dove voto x ragioni che non sto qui a spiegare) al Senato c'è una persona di cui mi fido ed ha posizioni cristalline come Ignazio Marino. Alla Camera boh , sicuramente non voterò nessun funzionario messo lì tra i primi 6-7-8 delle liste che saranno eletti "sicuramente". E non ho difficoltà a guardare a tutti i partiti che si oppongono a Lega e PDL.

JANAS ha detto...

Guglielmo..beh consolati, almeno hai le idee più chiare delle mie :)))))))))))))))
insomma è evidente il mio orientamento politico, ma è verso la maggioranza dei politici che ho non poche perplessità

beyk happel ha detto...

"Se votare facesse qualche differenza, non ce lo lascerebbero fare."
(Mark Twain)

JANAS ha detto...

Beyk az...vedo che sei più ottimista di me!:))))))))))))

Lucignolo ha detto...

Se veramente dovessimo muoverci solo quando avessimo certezza di riuscire, di arrivare o di realizzare, certo lasceremmo ogni speranza persi nell'oblio del non far nulla, a guardare altri esibirsi... (il circo, triste icona).
Credo che nessuno inizi un discorso avendo certezza del far cambiare idea al proprio interlocutore, se così fosse il presupposto resteremmo tutti silenti. L'espressione del nostro pensiero ha moltissime valenze positive, prescindendo dal mutare oggettivamente l'esterno a noi.
Si sceglie (limitatamente per quel che è dato) per dare una possibilità al nostro spostarsi da quel che non piace, non per certezza di quel che vorremmo avere, o essere.
Non è un dscorso complicato, è la stessa dinamica che non ti fa uscire fuori a guardare il cielo solo perchè sei di malumore... puoi negare che nel farlo avresti una minima possibilità che passi il malumore ?

JANAS ha detto...

Lucignolo
no, non lo posso negare che uscendo a guardare il cielo ci sia la possibilità che mi passi il malumore, come anche quella che uscendo veda un cielo grigio e nuvolo, carico di tempesta e che pertanto il mio malumore aumenti considerevolmente, specialmente se avevo deciso di uscire. Quindi probabilmente farò delle valutazioni con i dati a mia disposizione prima di compiere quella scelta:
filtrano raggi di sole dalle persiane di tanto in tanto? Probabilmente cielo variabile...
Filtrano continuamente?= cielo presumibilmente sereno..
Nessun raggio di sole, probabilmente cielo grigio...evito lo sforzo, e anche questa è tuttavia una scelta.
Io andrò a votare, con la speranza di scegliere il male minore (con il dubbio che limitarsi a scegliere il male minore non sia comunque tagliarsi la prospettiva di un bene più grande), ma sinceramente non mi piace chi continua a giudicare chi sceglie di non farlo, come qualcuno che non compie il suo "diritto dovere.." il mio vero diritto è la libertà di scegliere o non scegliere, e anche non scegliere è una scelta che va rispettata. Infondo le grandi trasformazioni della storia, si sono avute perchè qualcuno o alcuni, hanno deciso che le scelte a disposizione erano limitate, e ne volevano altre...per esempio e pensando per assurdo, cosa succederebbe se nessuno andasse a votare? Quale messaggio arriverebbe, cosa e come potrebbe cambiare lo stato delle cose?

Lucignolo ha detto...

Parlavo del moto dell'animo ad intraprendere una azione di speranza, penso di capire quel che vuoi dire,
uno raccoglie dati, informazioni, impressioni e poi decide, lo faccio anche io, ma dicevo di affidarsi ad una irrazionale speranza nel fare.

Una dose di sano ottimismo è necessaria per intraprendere i cambiamenti, pensavo fosse chiaro nell'esempio, ma leggendo la tua risposta mi rendo conto che non vi è un limite all'ottimismo, direi che il tuo è addirittura smisurato se pensi che questa società tenga relamente conto di chi non si esprime per portesta, quando la stessa neanche troppo velatamente soffoca, a volte ignora e colpevolmente risponde con inerzia se non malafede anche quelli che esprimono e dimostrano. (Ho risposto alla tua domanda su cosa succederebbe.)

Lungi da me il giudicare alcuno, legittima qualsiasi posizione, sicuramente anche l'immobilismo, a prescindere che dipenda da sfiducia, pigrizia, schifo o cinismo.

Resta in me la convinzione che il muoversi offra più possibilità al cambiamento, in tutti i frangenti.

Buongi!

Luigina ha detto...

Bentornato Lucignolo! Interessante e coinvolgente la vostra discussione nella quale mi inserisco timidamente dicendo la mia. Anche se tentata da un non voto di protesta, dopo aver attentamente esaminato quel che offre e ....non offre la piazza, se penso solo che la mia astensione o scheda bianca andrebbe a vantaggio di chi si dà da fare in modo vergognoso a rioccupare il cadreghino ancora caldo che ci è costato lacrime e sangue, mi convinco che devo esercitare il mio diritto votando il meno peggio, anche se non potrò scegliere la persona, ma fiduciosa che comunque avrò partecipato ad un cambiamento seppur minimo

JANAS ha detto...

Lucignolo, in linea di massima sono d'accordo con te, tuttavia bisogna valutare se certi movimenti sono volti al vero e sostanziale cambiamento delle cose e invece sono di tipo conservativo cioè per lasciarle sostanzialmente come erano.
Ma nel caso della politica il discorso certo non è semplice..
e tutto sommato il problema non sono tanto i politici ma noi che votiamo. Se una buona maggioranza delle persone vota non per raggiungere un buon equilibrio sociale, ma per tutelare i propri beni personali e per mantenere i propri privilegi, con una visione miope, molte volte manipolata da informazioni che non sono veritiere, se siamo preda di un sistema economico che pensa a massimizzare i profitti di pochi, a scapito di molti, e a noi sfuggono tutti i meccanismi e l'esatto funzionamento che li sottende, quanto sarà e potrà essere consapevole il nostro voto?
Insomma, a volte ho la sensazione che ci mettano davanti due scatole chiuse, confezione regalo, e poi ti dicano: scegli!
e gli unici parametri di scelta sono al massimo il colore della carta, com'è stata confezionata, il nastrino...poi si, come un tiro di dadi, spero che la mia scelta intuitiva possa far si che dentro la scatola ci sia qualcosa di buono.. sarà quel che sarà.

JANAS ha detto...

ciao Luigina, stavamo commentando contemporaneamente e vedo solo ora, dopo la pubblicazione del mio, il tuo commento.
Ecco, le mie motivazioni sono le medesime, ma dalla sinistra che voterò avrei voluto gesti più significativi, evidentemente come dice Lucignolo sono un inguaribile ottimista o forse "utopista" è il termine giusto; volevo sentir dire da un Bersani, per esempio che avrebbe messo mani ai costi della politica, spiegando veramente come ... un bel progetto chiaro, non solo declamato a parole, ma punto per punto, a partire da una riduzione degli stipendi ai politici, e tanto altro..e non è banale per la mia valutazione etica di una persona, perchè lo so che non risolveremo in questo modo certo la crisi, ma sarebbe come mettersi dalla parte del popolo e dalla parte di una partecipazione vera e condivisa, e non astratta..se il re chiede sacrifici al suo popolo, mentre lui continua a mangiare a quattro palmenti, c'è qualcosa che non mi convice nella sua etica.

Luigina ha detto...

Anch'io mio malgrado voterò per il colore della scatola, ma ho provato a scuoterla e mi è sembrata vuota di contenuti e ad ascoltarla mi pareva di sentire Bersani che imitava Crozza:D Tuttavia sono abbastanza fiduciosa nella mia giovane concittadina che alle parlamentarie ha sbaragliato a sorpresa i candidati ufficiali