giovedì 11 novembre 2010

L'anima

L'ombra della mia anima


L'ombra della mia anima
fugge in un tramonto di alfabeti,
nebbia di libri e di parole

L'ombra della mia anima!

Sono giunto alla linea dove ha termine
la nostalgia,
la goccia di pianto si muta
in alabastro di spirito.

(L'ombra della mia anima!)

Il nodo, del dolore
si scioglie,
ma resta la ragione e la sostanza
del mio vecchio mezzogiorno di labbra
del mio vecchio mezzogiorno
di sguardi.

Un labirinto oscuro
di stelle affumicate
confonde il mio sogno
che è come illanguidito.

L'ombra della mia anima!
(...) Federico Garcia Lorca

..."nel momento in cui noi siamo invece costretti ad entrare nel labirinto, allora tutto cambia, tutto può essere messo in discussione: nel labirinto scopriremo chi in realtà siamo"...
(...) ogni scelta che noi compiamo, ogni decisione che ci conduce in una direzione piuttosto che in un'altra, rappresenta un esperienza fondamentale per la nostra vita (...)
Potremo dire che non c'è nulla di più interessante, vivo e vivificante dei "passaggi" e delle trasformazioni a cui essi conducono.
Infatti, nel momento in cui noi siamo artefici di una trasformazione, "noi sentiamo di avere un anima".
Proprio come quando ci ammaliamo e un organo del nostro corpo duole, riusciamo a percepire quell'organo e ad accorgerci che esiste, allo stesso modo percepiamo la nostra anima quando, nel momento in cui siamo costretti a trasformarci o a trasformare la nostra esistenza, essa grida.
(...)
Comprendiamo allora che tutta la nostra vita può essere letta come un cammino conoscitivo, come una ricerca che quotidianamente portiamo avanti per scoprire la nostra vera natura, quel patrimonio inespresso di risorse che giace nei sotterranei della nostra anima. (...)
(da L'anima delle donne di Aldo Carotenuto)

(...) la vocazione più autentica di questa formazione (di questa formazione di sé) non la ritroviamo affatto dichiarata o messa in pratica nei luoghi che "insegnano", ma piuttosto in quelli che "interrogano", non nei luoghi che ci danno risposte, ma in quelli che fanno le domande.
In tutti quei luoghi cioè nei quali potremmo essere chiamati a esplorare la nostra vita, come se si trattasse proprio di un paesaggio;
a esplorare le foreste nelle quali ci siamo smarriti,


i deserti nei quali ci siamo ritirati,
le isole sulle quali siamo naufragati, le forre nelle quali siamo precipitati, le colline e le montagne che abbiamo faticato e fatichiamo a valicare. E anche le piccole e grandi tempeste da cui siamo stati sorpresi, le piogge battenti che ci hanno costretto alla sosta e al riparo, e ogni altra sorta di "precipitazioni" , da quelle più noiose dell'autunno a quelle più disagevoli dell'inverno (dell'autunno e dell'inverno "del nostro scontento" potremo dire).
Le vicende e le vicissitudini della nostra vita dovremmo dunque osservarle e ascoltarle per quella loro "risonanza paesaggistica" che sa parlare al nostro mondo interiore (che sa essere il nostro mondo interiore): e per il semplice fatto che, in definitiva, noi non siamo altro che parte di quel paesaggio dal quale, se ce ne tiriamo fuori , non possiamo che incolpare noi stessi. (...)
(...) Bene la terza formazione dovrebbe mostrarsi altrettanto paradossale: come quell'istante in cui ci sentiamo improvvisamente catturati nello sguardo e nel sentimento e ciò che ci cattura diviene patrimonio dei nostri pensieri, o anche di un solo pensiero che di lì in poi desideriamo coltivare.
Così essa renderà vitale il nostro cammino attraverso il paesaggio dell'esistenza, sostenendo non solo quell'apprendere, ma piuttosto quel comprendere che ci farà fortunati vagabondi in ogni stagione dei nostri giorni. (...)
(dal libro Nel giardino di Jung di Gian Piero Quaglino e Augusto Romano
Metafore vive)

6 commenti:

Baol ha detto...

A volte credo che la mia anima non abbia ombra...a volte lo spero

JANAS ha detto...

ho letto che l'ombra è necessaria Baol senza l'ombra non avremo spessore.. pensa ai disegni senza ombreggiature, sarebbero piatti, senza dimensione! bisognerebbe fare un bagno ogni tanto nelle nostre zone d'ombra e non è detto che tutto quello che riusciremo a scorgervi sia necessariamente qualcosa da buttar via, magari nelle nostre zone d'ombra abbiamo lasciato qualcosa di veramente importante e valido per noi!

Luigina ha detto...

Mi piace molto il pezzo de " L'anima delle donne" che hai scelto. Ho centellinato quel libro e mi ha fatto veramente bene leggerlo, grazie a te.

UIFPW08 ha detto...

Tra le emozioni poggio l'anima alla mente e con le parole le coloro

JANAS ha detto...

Luigina sono contenta che anche tu abbia letto questo libro, che consiglio a tutte le donne ma anche agli uomini !!


Maurizio :D

Luigina ha detto...

Veramente quel libro è uno di quelli che mi hai consigliato tu quando hai cominciato a fare il cambio di stagione ;)) e sono d'accordo che dovrebbe essere letto anche dagli uomini.