lunedì 31 agosto 2009

l'ombra del silenzio

E se poi uno finisce le parole da dire?

E se poi uno vorrebbe parlare ma non riesce a emettere un solo suono?

Le parole …

che percorso seguono le parole che diventano voce??

...quelle che vengono dette, sussurrate, urlate?

Si formano nella mente ..? E poi ?

Poi si fa un bel respiro, si mettono in funzione polmoni, diaframma, trachea laringe ..canale vocale

... si articolano in un suono e diventano vibrazione...diventano Voce!

Il corpo diventa una cassa di risonanza, ed ecco che diversamente modulato nasce il suono ...la sillaba, la parola, la voce!.

Se poi siamo abbastanza bravi a modulare intensità e timbro delle frequenze di vibrazione possiamo fare della nostra Voce un suono gradevole, armonico, che diventa canto...oppure al contrario gracchiare come cornacchie!

Perché anche la voce, come tutto del resto, è una questione di equilibrio!

Mai capitato di stare con qualcuno che ti parla, e tu a un certo punto non riesci a dire una sola parola, non riesci ad emettere un solo suono?

...finite le parole, il tuo corpo si rifiuta di respirare l'aria necessaria per mettere in moto tutto quel meccanismo che si attiva per dare voce ai pensieri...

non ci riesci, e per un attimo hai il terrore di non poter più a parlare, senti quasi l'urgenza, se non di dire una parola, almeno di provare a emettere una sillaba...una vocale...

qualsiasi cosa,

solo per provare che tutto funzioni ancora,

che non sia improvvisamente diventata muta!

Non sempre la parola è la traduzione di un tuo pensiero...

spesso pensiamo una cosa e ne diciamo un altra!

Poi un bel giorno il tuo corpo si rifiuta: non vuoi esprimere il tuo pensiero? -

dice il tuo corpo: E io non parlo!!”

e tu resti li muta...

con i tuoi pensieri …

a cui non sai dar voce...


"Mia soltanto è la patria della mia anima. Vi posso entrare senza passaporto e mi sento a casa; essa vede la mia tristezza e la mia solitudine ma non vi sono case: furono distrutte durante la mia infanzia, i loro inquilini volano ora nell'aria in cerca di una casa, vivono nella mia anima. Ci fu un tempo in cui avevo due teste, vi fu un tempo in cui questi volti erano bagnati dalla rugiada dell'amore e disciolti come profumo di rosa. Ora mi sembra che anche quando indietreggio avanzo verso un'ampia porta, oltre la porta ci sono ampie distese di pareti, rombi di tuoni smorzati e lampi spezzati riposano. Mia soltanto è la patria della mia anima."

(Marc Chagall)


(...) Quali sono i vostri mezzi d'esistenza e poi dopo perché esistete
e poi daccapo come esistete e infine esistete voi veramente
realmente oggettivamente concretamente soggettivamente
astrattamente metafisicamente perpendicolarmente legalmente
ideologicamente spiritualmente materialmente

E se sì
Qual è il vostro materiale ideale di vita
Ma voi non rispondete niente a chi vi pone domande su tutto
o su poche cose che non vale la pena che noi le ascoltiamo
e il vostro breve silenzio dice di più dei lunghi discorsi e
se la vostra risposta è cattiva il vostro rendiconto gli sta
bene

Dunque voi non esistete che per quanto siete o fate mostra
di essere (...)

(J. Prévert da : In quel tempo)

14 commenti:

riri ha detto...

...a volte è bello restare in silenzio, ascoltare..e le parole non dette nell'aria formano dei suoni, arrivano solo a chi può sentirli...
e diventano musica..

la signora in rosso ha detto...

alcune parole hanno significato finchè restano dentro di noi, coltivate nella nostra testa...poi quando le esprimiamo le sentiamo, da chi le ascolta, travisare, sminuire... filtrare dai sentimenti che non sono nostri e ...non ci appartengono più!

UIFPW08 ha detto...

Tra i primi posti ci sei sempre tu Janas.. un bacio.
Ottima la tua musica che ascolto sempre, Ciao
Maurizio

Luigina ha detto...

E se poi uno finisce di saper ascoltare?

Baol ha detto...

Vedi che concordi con me? Le parole spesso mancano proprio quando servono di più...che strano...

JANAS ha detto...

@ a tutti grazie, per i vostri commenti.. un abbraccio :)*

Luigina non credo di aver capito, ..nel senso che perde la pazienza a mettersi in ascolto...o impara a saper ascoltare?

Luigina ha detto...

Non che perde la pazienza, ma non riesce più ad ascoltare qualcuno che gli sta parlando.
A me ultimamente capita di stare con qualcuno che mi parla e ad un certo punto non riesco più a sentire le sue parole, o meglio mi sembrano solo una successione di suoni senza senso e perdo il filo del discorso, non perché non mi interessi quello che dice il mio interlocutore, ma perché le sue parole deviano il mio pensiero altrove e allora mi spavento perché credo di non saper più ascoltare. Saranno i primi sintomi della vecchiaia ??? :(

radha ha detto...

...

eheheheh

LM ha detto...

"non ci riesci, e per un attimo hai il terrore di non poter più a parlare, senti quasi l'urgenza, se non di dire una parola, almeno di provare a emettere una sillaba...una vocale..."

quante volte provo questa paura...

JANAS ha detto...

Luigina ma non credo sia un problema di vecchiaia e forse non è nemmeno un problema..
una volta qualcuno mi raccontò di non riuscire mai a finire un libro, perchè le accadeva la stessa cosa, iniziava a leggere e dopo le prime frasi, e partendo da esse, iniziava a viaggiare con l'immaginazione verso un mondo tutto suo..tralasciando il libro! :))

Radha eh eh eh! saltimbanco dal naso rosCio ...grillo esclamante ...se ti prendo!! :)))))

Laumig, dunque accade anche a te? penso tuttavia che abbia una sua valenza positiva...

jasna ha detto...

Bel post intenso come le tue foto... il fatto è che vorrei scriverti cosa penso... ma senza essere banale nell' esprimere il mio pensiero... Nella mia adolescenza il compagno più caro è stato il silenzio dove volteggiavano i miei pensieri... ora esprimo parte di me nello scrivere ma mi rendo conto... che non dico tutto... qualche anno fa mi rifugiavo in un taccuino in cui disegnavo... alcuni di quei disegni sono diventati piccoli quadri... forse li il mio silenzio pieno di parole è diventato colore...un abbraccio forte.

JANAS ha detto...

Jasna molto bello quello che hai scritto invece!! specialmente quando dici che il tuo silenzio pieno di parole è diventato colore...

desa ha detto...

sai cosa mi è successo più di una volta in un anno?

Che il silenzio ricevuto da persone importanti non ha generato appena la mia mancanza di parole,ma proprio quasi un'atrofia di pensiero.
Ma non di emozione...

un bacio

JANAS ha detto...

Desa...ma non di emozione!
non avevo alcun dubbio su questo! :)
un animo sensibile difficilmente presenta un atrofia nel sentire...
un abbraccio