domenica 5 aprile 2009

Felicità ..Janas chieditelo! e...chiediamocelo allora!

"Cosa è la felicità quando poi non sei felice davvero...Janas chieditelo."


La vita è dura da sopportare: ma non prendete arie da volermi intenerire! Tutti insieme siamo dei begli asini, maschi e femmine.
Che cosa abbiamo in comune con il bocciolo di rosa che comincia a tremare perché una goccia di rugiada vi si è posata sopra?
È vero: noi amiamo la vita, non perché siamo abituati alla vita, ma perché siamo abituati ad amare.
C'è sempre qualche pizzico di follia nell'amore. Ma c'è anche sempre qualche pizzico di ragione nella follia.
Ed anche a me, che sono buono verso la vita, sembra che le farfalle e le bolle di sapone, e gli uomini ad esse simili, siano coloro che sanno meglio che cosa è la felicità.
Queste animule leggere, pazzerelle, graziose, mobili, svolazzano qua e là per curiosità; e ciò induce Zarathustra a commuoversi fino alle lacrime e al canto.
Per me io crederei solo ad un Dio che sapesse danzare.
Quando vidi il mio diavolo, scoprii che era serio, esauriente, profondo, solenne: era lo spirito della gravità, in virtù del quale cadono tutte le cose.
Non è con l'ira, ma con il riso che si uccide. Uccidiamo dunque lo spirito della gravità!
Ho imparato a camminare: da allora mi lascio andare.
Ho imparato a volare: da allora non voglio più ricevere, spinte per muovermi.

Ora io sono leggero, ora io volo, ora io vedo sotto di me, ora danza un dio in me."
Così parlò Zarathustra. (F. Nietzsche)

poi c'è anche chi rinuncia...e rimane a guardare...o come dice Gaber.."senza più neanche l'intenzione del volo!"



ok..ci provo! sapendo che non sarà facile individuare un concetto come "la felicità" sapendo che ogni individuo ha un proprio concetto riguardo a questo sentimento e a come raggiungerlo...
c'è la felicità che è data da piccoli attimi, momenti che ci sfiorano, lievemente e poi ci lasciano un sapore dolce e amaro...o ci travolgono con la loro intensità, per poi riportarci a uno stato di torpore..di non sentire...di rimpianto per un emozione o di un tenero ricordo, una felicità che ci sorprende, inattesa, a volte non consapevole!
E poi c'è per me un'altra felicità ...è di questa che voglio parlare!
E' una felicità diversa...
Ci sarebbe da chiedersi: perchè molta gente non si sente felice? Cosa gli manca per esserlo?
Ogni persona probabilmente darebbe una risposta diversa, e poi dentro ogni risposta bisognerebbe indagare quanta consapevolezza c'è dentro di essa!
E io dovrei risolvere questo grande enigma in un solo post? Mi dispiace non credo di esserne capace! Dovrei avere anch'io una consapevolezza che non credo di avere!
Ma mi piace indagare...
la sto cercando anch'io..e non so dove mi porti questa ricerca!
Fra le tante frasi e citazioni che campeggiano in questo blog da quando è nato, ve ne una, che potrebbe considerarsi la ragione che mi ha spinto ad aprire un blog, proprio come una sorta di diario, su cui annotare i miei percorsi per raggiungerla:
Sono determinata ad essere felice!
A leggerla ora mi fa sorridere...
SICURO!!.. farà sorridere anche voi...
VI VEDO CHE SORRIDETE.. e magari pensate:
"Seh bastasse essere determinati, per essere felici!!!"

Questa frase è nata dalla lettura di Fromm..egli intendeva parlando di questa determinazione, il voler capire a che punto si è arrivati nel corso della vita, quali sono le conseguenze di ciò che si fà, quali gli obbiettivi essenziali...
insomma una cosa facile facile... no?
Tempo fa pubblicai un altro post su Fromm :Avere o essere?
e dalla lettura di esso già si può capire perchè, spesso nella struttura della nostra società, l'uomo, non riesca a trovare la sua "felicità" senza iniziare un percorso di critica e di revisione di quanto da essa viene imposto o fatto credere!
Osservate la società nella quale viviamo e abbiamo sempre vissuto...cosa ci chiede?..ci chiede di ESSERE o di AVERE?
"..insomma qualsiasi forma di attaccamento quasi morboso alle cose, tipico della società consumistica e capitalistica, che porta l'uomo a una sorta di alienazione, dove alla fine non è lui che possiede le cose ...ma sono le cose che possiedono lui, per il fatto che identifica la propria esistenza basandosi proprio su quanto ha!"
... senza riportarvi tutto il post di Fromm, sostanzialmente non pensate anche voi che , una delle ragioni per cui l'uomo non riesce a raggiungere la Felicità ...è perchè egli troppo spesso rinuncia ad Essere??
Pensate che questo sia vero..o possibile? non so cosa voi crediate ...però nel ragionamento che intendo perseguire questo è il mio primo postulato:

- per essere felici bisogna Essere...(sul concetto di essere e avere vi rimando al post di Fromm)

l'altro postulato che trova fondamento anche dalle ultime letture, da Jung..da Fromm, da Osho (e qui è doveroso ringraziare Stefi...per i testi integrativi di Osho..che mi sono stati di grande aiuto...! grazie!)
- per raggiungere la felicità bisogna seguire un percorso di crescita interiore, nel quale si passa dall' individuazione al superamento del proprio egocentrismo, per giungere alla vera nascita..

Che dice Osho? Nietzsche che dice? :))) fra un po cercherò di riassumerlo...

ma intanto beccatevi anche una bella riflessione su questa parola..anzi su questa domanda: cosa significa la parola INDIVIDUO? IN-DIVIDUO ? etimologicamente significa indiviso..non separabile..
individuo....
dunque se ciascuno di noi è un INDIVIDUO...se questa parola significa UOMO, PERSONA, ovvero "tutto ciò le cui parti non possono dividersi, senza perdere la sua effigie, il suo carattere, e quindi tutto ciò che ha una personalità, un esistenza tutta sua speciale...." possiamo pensare che l'infelicità nasca proprio dal fatto che, al contrario, noi viviamo separati da noi stessi? Dal nostro Essere profondo? Dove ci siamo persi? e quando? e come? e se non fosse così? Se non si trattasse tanto di essersi persi..ma di aver rinunciato a quel percorso di crescita che avrebbe permesso di trovarci?

che dice Osho? Nietzsche che dice?...

Nietzsche parla di tre metamorfosi dello spirito
: " come lo spirito diventa cammello, e il cammello leone, e infine il leone fanciullo"
..
.queste metafore del cambiamento o crescita, vengono riprese nel libro di Osho: Liberi di essere (grazie ancora Stefi)

ma questo ve lo racconto nel prossimo post...voi capite...devo fare una foto a:
UN CAMMELLO
UN LEONE
e UN BAMBINO...
ora i cammelli non è che s'incontrano troppo facilmente vero?
SBAGLIATO

...SIAMO INVASI DAI CAMMELLI!!!
e i leoni? ...e quelli sono decisamente più rari....
e i bambini...oh ci sono tanti bambini...ma il bambino di cui parlano
Nietzsche e Osho eh! anche quello è rarissimo...


26 commenti:

gianna ha detto...

mi piace molto il tuo blog, sono argentina, pero parlo italiano, smi sono messa come seguitora tua, un abracio forte da buenos aires gianna

DONKIPROKO ha detto...

Ciao Janas!!!!....come stai?, bello il tuo post, anche bellissime pics! è vero, la felicità si trova essendo uno steso


un bacio per te, Ale

la signora in rosso ha detto...

post alquanto complesso, e pieno di spunti. L'unica cosa che mi viene spontanea è "forse la felicità non dobbiamo più cercarla, ci troverà lei, e se non ci trova, non importa, evitiamo la frustrazione della ricerca.

Stefi ha detto...

mia cara janas..questo post arriva in un giorno particolare per me..è questo mi ha già reso felice..(o almeno penso si trattasse di felicità..perché ora mi fai venire i dubbi!! ahah ahahhhhahah)

in realtà, oggi ho ricevuto in regalo un libro: La ricerca della felicità di un certo Krishnamurti.. ti dice niente?! ahah.. eh sì, mi vien da sorridere! perché chi me l'ha regalato non poteva sapere che ce l'avessi già! e chi me l'ha regalato non sapeva che lo stavo leggendo fino a poco fa! e chi me l'ha regalato non sapeva che dentro lì, in quelle pagine, c'è molto di quello che mi sta passando tra le mani in questo periodo..
ma..
eheh..
e qui viene la parte più bella!
Sulla prima pagina c'era una dedica:
Lo so che questo dovrebbe essere solo un regalo di compleanno, ma da quando mi hai detto che parti, mi hai mosso qualcosa dentro. Mi sono chiesto dove vai, cosa cerchi, cosa vuoi..
Cerchi la felicità? La cerchi così lontano? Così distante da te?
Mi sono imbattuto in questo libro, ne ho letto qualche pagina ed ho pensato che fosse giusto per te, della perfetta dimensione per entrare in valigia e nello zaino quando sarai lassù.

A questo seguiva una citazione che amo molto: "La gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo in una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesce a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana."
So che tu sarai felice! E so che non sarai lontana.


Ecco, son passata a condividere con te solo questa frase, che messa lì, proprio lì, e proprio oggi, mi ha emozionata..per quello che c'è dietro, per quello che si lega a quello che scrivi tu.. l'individuo..mi piace quello che scrivi sull'individuo!
ora ho tante cose che si srotolano tra i pensieri..penso a quello che hai scritto qui e ritrovo molto di quello di cui si parlava in questa dedica, in questi ritorni e in queste partenze..quindi..ritornerò, con qualcosa di più concreto!

ma..lo sapevo che sarebbe uscito qualcosa di straordinario!!ahahhh lo sapevo!!!
ehehhhhh un abbraccione!


i cammelli..ahah..fotografar cammelli..ahhhhhhhhhahahhahahahh

Lucignolo ha detto...

Queste mareggiate continue di spunti e riflessioni, riusciranno mai a lasciarci su qualche spiaggia, magari esausti ma felici di esser vivi ?!

Visto che non si esaurisce, ne qui, ne altrove, per ora dico solo una cosa.

Ciò che conta è avere la consapevolezza, cercare sempre, convinti che possiamo raggiungerle le felicità, ricordando sempre che siamo animali sociali, e che una volta raggiunta la felicità l'unico modo di farla continuare e crescere è condividerla.

Come dire consapevoli di poter ESSERE.

Ishtar ha detto...

Pienamente daccordo sul partire dall'essere, nasciamo e cresciamo con degli schemi di società e di convenzione che ci catalagono come perdenti e vincenti a seconda di quanti gradini si sono fatti nella scalata sociale, è molto difficile ma bisogna spogliarsi di tutto questo per scoprire chi siamo per essere, poi ancora più difficile accettarsi per come siamo con limiti e difetti da migliore nel lungo percorso della vita, comunque penso che una volta arrivati alla consapevolezza di chi siamo e ci accettiamo così il resto venga di conseguenza, come la legge dell'attrazione, attireremo ciò che è più consono per la nostra persona...
Certo che detto così è semplice come dovrebbe essere la vita che siamo noi stessi a complicarci il più delle volte, ma sai che ti dico io mi sento serena e di conseguenza felice...non è facile rimanere in questo stato ma che diamine l'età non serve solo a far mutare i nostri corpi ma anche si spera a donarci saggezza e consapevolezza!
Baci :)

LM ha detto...

mi piace molto questo post, profondo, complesso e allo stesso tempo di una semplicità disarmante, che ti tocca nei punti giusti. come hai detto tu, è impossibile esaurire il discorso sulla felicità in un post, o in un post solo. ma dopo quello che ho letto ho pensato che sei una di quelle persone con cui mi piacerebbe parlarne anche dal vivo.

credo che a volte siamo talmente ossessionati dall'idea di OTTENERE la felicità, che a volte ci passa sotto il naso e ce la lasciamo sfuggire. io ho trovato un autore che ha messo per iscritto parte di quello che sente il mio cuore (sergio bambaren) e tra le tante citazioni sulla felicità che ci sono nel mondo, te ne voglio fare dono una anch'io: "il tuo cuore è un gabbiano libero che vola nei cieli della vita. lascialo andare senza paura... saprà condurti alla felicità" (di s. bambaren).

ti auguro buon vento, janas, e se vorrai condividere con noi i tuoi passi in questo cammino, noi condivideremo con te i nostri.

Nuove Prospettive ha detto...

La felicità
è ESSERE SEMPLICI

L'individuo
è colui che è totale, non solo nell'amore, ma anche nell'odio, se non conosci l'energia dell'odio totalmente non puoi amare totalmente
è colui che piange totalmente e ride totalmente
che siede silenzioso e in pace, se ha compagnia è felice se è in solitudine è in pace
l'individuo pronuncia solo SI e NO sinceri
è colui che ha scoperto che il CORPO E' UN TEMPIO

...le persone parlano... parlano... parlano... e troppo poco sperimentano... L'INDIVIDUO E' COLUI CHE PRIMA FA E POI DICE

MAX ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
JANAS ha detto...

non è facile parlare di felicità in questi giorni!

Gianna grazie e benvenuta...:)

Donkiproko sto abbastanza bene!! grazie per le pics...:) un abbraccio!

La signora in rosso, non credo che la felicità ci trovi..penso piuttosto che sia veramente un modo di affrontare la vita, anche nei momenti più difficili ...

Stefi ""La gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo in una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesce a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana." è vero è una citazione Bellissima!
per il resto lo sai...certe magiche e inspiegabili coincidenze, sembrano un gioco...e non lo sono...continuano a sorprenderci...:) un abbraccio forte forte...:)
:))) si i cammelli...oh! se dovessi incontrarli tu prima di me...;)

Lucignolo è vero, siamo animali sociali e non credo che possa esistere una felicità non condivisa...un Uomo (inteso come umanità quindi uomo o donna) solo..difficilmente può essere felice e bastare a se stesso!:))

Ishtar come dicevo a Lucignolo ..siamo animali sociali, il progresso e l'evoluzione dell'uomo nasce grazie alla sua capacità di organizzarsi in società...tuttavia, spesso una società malata che non tiene conto anche dell'individualità delle persone, crea alienazione, e allora è necessario che ogni individuo sia attento e presente a se stesso così da non perdersi, in troppi condizionamenti o in false ideologie che non gli appartengono..ma che anzi lo imprigionano in ruoli non suoi!

Laumig..non è possibile esaurire un discorso sulla felicità ne con un post ne con altri mille...specialmente in questi giorni, con quello che è accaduto in Abruzzo...e con tutte le cose che accadono nel mondo e di cui magari non siamo a conoscenza...uno s'interroga, e poi si chiede..se dovessi chiedere a uno appena scampato da un terremoto o da un'altra disgrazia cosa sia la felicità, quali possibili risposte potrebbe darmi?
sono felice di essere vivo?...ma ho perso tutto!
non lo so...probabilmente i diversi stadi di felicità, nascono anche dalle priorità..
uno che è povero e ha fame ..forse è già felice se trova una panino da mangiare...uno che soffre, lo è quando cessa il suo dolore...
mi piace la citazione sul gabbiano! :)) grazie !

Alessandra..hai ragione...parliamo parliamo e sperimentiamo poco! Siamo tutti un po vigliacchi e presi dal timore di sbagliare qualcosa..di deludere gli altri ..e per questo è più facile deludere noi! :(

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Bella Janas! Questo post è uno di quelli.....che ti fanno riflettere un sacco! Poi, belle immagini, bella coreografia, versi saggi e profondi ecc. Insomma, sei riuscita a colpirmi come al solito...

Nazzareno ha detto...

FELICITA'....felicità è ovunque, anche nel dolore, ma bisogna essere in grado di riconoscerla. Chi di noi è in grado di farlo? A volte etichettiamo gli avvenimenti più eclatanti come "felici", perchè così dice la convenzione, perchè così bisogna fare, e trascuriamo o diamo scarso valore a quelli piccoli, quotidiani, quelli che sono la struttura portante della nostra vita, quelli veramente importanti, ma che proprio perchè quotidiani pensiamo di poter sottovalutare in quanto recuperabili " domani", un domani che diventa sempre più labile, fino a scomparire del tutto.
Ci sono paesaggi, anche dell'anima, che non sono eterni e vanno esplorati e vissuti finchè è possibile, domani è già tardi.

JANAS ha detto...

Blessing grazie!! ;)) il tema è decisamente vasto e si ha sempre la sensazione di non dire qualcosa d'importante o di affrontarlo in modo superficiale...specialmente in questi giorni...vedi basta che accada qualcosa, e ti si sposta la prospettiva delle cose!!

Nazzareno VERO VERO!! ci siamo atrofizzati...e non vediamo e non sentiamo più le cose belle che ci stanno intorno, viviamo in una corsa frenetica, cercando di buttar dentro il calderone dei giorni più cose possibili, come se fare tante cose ci desse la sensazione di essere vivi..in realtà poi non ne assaporiamo nessuna!! In realtà poi stiamo fuggendo da noi stessi!!
Pensa alla vita che facciamo fare ai nostri figli, ogni giorno, sono così pieni d'impegni e di cosa da fare, che non hanno più il tempo di giocare da soli..c'è sempre qualcuno che gli organizza la vita! E i paesaggi dell'anima ...quelli si esplorano con un po di tempo e di sana solitudine da dedicare a se stessi!!

Baol ha detto...

Un abbraccio!!!

Buona Pasqua!

Nazzareno ha detto...

e naturalmente... buona Pasqua a te e a chi ti vuole bene.

Sileno ha detto...

Dolce Janas
Un sentito augurio per una Pasqua serena, augurio esteso anche alle persone che ami.
Sileno

JANAS ha detto...

Baol..Nazzareno e Sileno...e tutti gli altri amici ...vi ringrazio e auguro anche a voi di trascorre questi giorni di festa, in modo sereno e con tanto sole! :))))

MAX ha detto...

Grazie della citazione nella tua home page. La rileggo sempre. Ciao

JANAS ha detto...

il Massimo :)))))))))))))) ecco!! rileggila spesso e tienila presente... (sei stato tu ad ispirarmela, infondo è anche un po merito tuo! ) :))))))))))

ma scherzi a parte...è molto vera per me!!

UIFPW08 ha detto...

la felicità ..leggere semprè cio che scrivi con il cuore..
Maurizio

JANAS ha detto...

Maurizio..che carino! :) grazie!! :)*

canticchiando una canzone, prima di prendere in mano la valigia ha detto...

"Senza che ci fossimo messi d’accordo, il Vecchio e io lasciavamo che i nostri incontri fossero determinati dal caso. Ci incrociavamo sul sentiero durante le nostre passeggiate nella foresta o ci facevamo visita con qualcosa da chiedere o da scambiare. Senza regolarità, senza alcun senso del dovere, non cadendo nella routine.
Quel vedersi, parlare o sedersi nel mio soppalco a bere il tè cinese che io gli versavo dalla bella teiera di Yixing diventava allora un avvenimento di cui lui dava tutto il credito «alle forze dell ‘universo: quelle visibili e invisibili, tangibili e intangibili, maschili e femminili, negative e positive» che si erano unite per rendere possibile il miracolo di quel momento. Scherzava, ma non tanto.
Per lui tutto era legato. Era convinto che tutto quel che ci succede ha un suo senso, anche se il più delle volte noi siamo incapaci di vederlo. Secondo lui anche il mio malanno ne aveva uno. L’importante era che me ne rendessi conto e questo voleva dire intraprendere un ultimo viaggio: il viaggio di ritorno, come lo chiamava, il viaggio di ogni uomo che si svegli dal sonno della vita dei sensi."
(da “Un altro giro di giostra” di Terzani)

vuoi proprio sapere qual era la canzone che canticchiavo?eheh
:)
questaun abbraccio forteforte! e un strucco!
a presto!

sempre con la stessa valigia in mano ha detto...

è per te..proprio per te!
sarà come ritrovarsi nella foresta..così..

;)

JANAS ha detto...

carissima ..Stefi.(e qui carissima non è una parola di circostanza con cui s'iniziano le lettere...)
spesso c'incontriamo nel sentiero..pensiamo sia un caso..ma ha ragione il vecchio! tutto è legato e tutto quello che succede ha un senso!!!
Piuttosto ultimamente mi sono seduta un po...e sto riflettendo sulle pagine che mi hai inviato! presto, come promesso diventeranno un post...
grazie per la tua canzonededicachicchieratanellaforesta...;)))
un bacio e un abbraccio tutto speciale per te! :)*

JANAS ha detto...

per Stefi..qui

Stefi ha detto...

eheh..
non lo so se ci sia qualcuno là..ma so che ci siamo noi qua! e so che.."l'indomani evolverà e sarà verità"! Lo so, ne sono sicura! che vuoi farci..eheh..sono un'inguaribile idealista ahah
ma ahah..la vuoi sapere un'altra cosa?!so che non sono la sola..
ehehhhhhhhhh
;)
un baso!