venerdì 25 gennaio 2008

corsi e ricorsi storici


dopo gli eventi di ieri ... al senato .. ci troviamo davanti ad un popolo incapace di crescere e di rinnovarsi, ovvero un ricorso, o meglio un regresso, nel quale si ritornerà a forme di vita e di comportamento proprie dell’età primitiva.

Secondo Gian Battista Vico vi è una relazione tra il percorso di vita di ogni singolo uomo e quello della storia;
infatti come la vita dell' uomo può essere divisa in tre fasi, così anche la storia;

più precisamente egli individua nella storia una linea di svolgimento costante: «una storia ideal eterna» che si ripete nella vita di ogni uomo così come in quella dei popoli.

questo processo avviene nelle seguenti fasi:

1) nella prima fase quella infantile, domina una immediatezza sensibile, in cui l'anima è in una forma di vita istintiva, animalesca, che nella storia corrisponde all'età delle barbarie, delle guerre, in cui l'impulsività prende il sopravvento sulla ragione!

2) nella seconda fase, quella della fanciullezza, si risveglia una coscienza non ancora razionale che si esprime in un linguaggio fantasioso e si svolge tra sogni e fantasie, proprie dello spirito della poesia, che nella storia corrisponde all'età in cui nei popoli si sviluppa l'arte, l'inventiva , in cui nello Stato fioriscono grandi ideali, è produttivo, creativo, propositivo.

3) Nella terza fase quella della maturità, la ragione gradualmente si afferma, si rivolge ai concetti, dal fanciullo che sogna, nasce l'uomo che ragiona, e l'età del compromesso, l'età in cui si pondera, si vedono le cose da diversi punti di vista, l'età della tranquillità, quando si raccolgono i frutti e si vive di ciò che si è seminato!

così è lo sviluppo della storia dell'umanità come lo stesso Vico afferma: «gli uomini prima sentono senza avvertire, dappoi avvertiscono con animo perturbato e commosso, finalmente riflettono con mente pura». Lo sviluppo della storia dunque per Vico non è rettilineo, ma ciclico ovvero a queste tre età segue un nuovo imbarbarimento che riporta alla vita primitiva per poi riaprire il ciclo perenne delle tre epoche in un succedersi di "corsi" e "ricorsi" storici.

ECCO PERCHÉ' DALLA STORIA NON S'IMPARA NIENTE. !!! ECCO PERCHÉ' IN ALCUNI PARTICOLARI PERIODI STORICI LA RAGIONE NON E' DESTINATA PER FORZA A TRIONFARE!!!

SIAMO GIUNTI DUNQUE ALLA FASE INFANTILE... L'ETA' DELLE BARBARIE, QUELLA ANIMALESCA, L'ETA' IN CUI LA RAGIONE VIENE MENO!! L'ETA' IN CUI GLI UOMINI SENTONO SENZA AVVERTIRE... IL PERICOLO???!

che tristezza ieri vedere i senatori che mentre un loro collega espone il proprio discorso, parlano al telefono, ciarlano con il vicino, come una classe indisciplinata... loro che dovrebbero dare il buon esempio!! Aggrediscono e trattano con male parole chi la pensa in modo diverso... li guardo e penso a Vico.."si ritornerà a forme di vita e di comportamento proprie dell’età primitiva" ...se questi sono il nostro esempio il futuro è già presente!!

Solo per oggi ... mi concedo questa digressione ... domani tornerò a RIFUGIARMI NELL'ETA' DELLA MIA FANCIULLEZZA ,




TRA SOGNI E FANTASIE PROPRIE DELLO SPIRITO DELLA POESIA...

11 commenti:

danDapit ha detto...

mi trovo qui mentre stai pubblicando il nuovo post! ohhh! l'ho visto apparire improvvisamente!
...
Il pensiero di Vico è interessante, non so se possiamo farne lettura della nostra realtà sociale e politica per spiegarci gli eventi..Io l'ho letto anche pensando a me, più che alla storia nei suoi corsi e ricorsi.
Applicandolo alle singole persone, questo "breve saggio vichiano", mi verrebbe da dire che pur essendo giusto, non è così divisibile in tre fasi nette, ovvero: in ciascuno, pur essendoci nella terza fase la riflessione, non manca il bimbo nè il fanciullo, mai, neppure a 90 anni!
Riferito alla "classe parlamentare" direi che li abbiamo cresciuti come bambini viziati!
:-//

JANAS ha detto...

beh si .. in effetti il pensiero andrebbe ulteriormente sviscerato..ma in realtà non credo che lui lo divida in tre fasi nette ... io forse ho un pò troppo semplificato!!

Unknown ha detto...

hai presente quando devi spiccare un salto? e hai bisogno di rincorsa? devi tornare sui tuoi passi, indietreggiare, perché se no poi il salto non ce la fai proprio a spiccarlo. Voglio immaginare che in questo periodo storico - un po' lunghetto, bisogna ammetterlo - noi si stia facendo quei passi indietro necessari per prendersi una nuova rincorsa. E, in quella rincorsa, abbandonarsi alle spalle i mastella, i calderoli, i cafoni della politica e della vita, per poter - l'ho auspicato già in un post sul mio blog - abbracciare persone nuove. E migliori...e non mi sembra ci voglia moltissimo per migliorare lo schifo attuale...

Baol ha detto...

Io cerco sempre di credere che la storia la prima volta si ripeta in tragedia la seconda in farsa...e noi siamo alla farsa (in realtà siamo alla frutta) :(

JANAS ha detto...

dandapit.. ora che sono a mente fresca ... penso che Vico non volesse dire che passando all'età successiva, le persone o la storia smetta di essere in un modo e diventa in un altro in modo così categorico;
nel processo di maturazione non si perde la parte infantile ... s'impara a gestirla, chi impara a gestirla meglio la trasforma in creatività,in spinta emozionale positiva;
ma mentre nel periodo intermedio della fanciullezza si è ancora concentrati soprattutto su se stessi, con la maturità vera è propria, (sempre per chi riesce a raggiungerla!!!), lo sguardo si rivolge anche all'esterno, al punto di vista dell'altro,le cose vengono viste in modo meno assoluto! boh così almeno credo!

pmor..e baol avete entrambi ragione..mi consola però che tutti noi abbiamo comunque la fiducia..che toccato il fondo si risalga.. non amo quelli che in situazioni critiche fanno gli spavaldi e dicono "io emigro .. vado via da questo paese!!"
sono persone che pensano che le cose debbano essere cambiate da altri.. che lo stato è altro da se... e che in fondo non amano il loro paese e non sono disposte a fare nulla ... i cambiamenti vanno conquistati, anche a costo di rinunce, di fatica, di periodi bui!!

Stefi ha detto...

sai cosa? io ci credo alla ciclicità delle cose... nella storia e nella vita! mi è sempre piaciuto pensare che sia come in un immenso bosco! quando si è piccoli, si inciampa sulle radici degli alberi, che sembrano enormi, quasi messe lì a farti lo sgambetto... poi cresci e capisci che, alzando il piede, le puoi superare... ma poi ci sono i cespugli che non ti fanno vedere... e poi cresci e ci sono i rami e poi i rami più alti... tutto questo per dire che alla fine, tutto torna sempre! solo che alcuni crescono e se ne restano a gattoni, strisciando perché pensano di non saper camminare... altri vogliono guardare più in là, più su e allora sbattono la testa! ma il profumo che sentono e la luce che vedono, quelli a gattoni proprio se li sognano!!
e io penso che quelli che dici tu, sono ancora lì! mentre i bambini, i bimbi son curiosi e vogliono sempre andar più in alto! anche se poi prendono una zuccata!
insomma! il ciclico non è bambino-adolescente-adulto, ma semplicemente è ciclico quel che ti succede... ma uno può voler provare a fare come i bimbi: con la testa sempre alla ricerca di qualcosa in più... più in là!
l'hai visto il re leone?! la scena delle stelle, con simba ormai grande... simba e la scimmia! beh, così più o meno! ;)

(però un 10 e lode alla scelta del verde per la fase dei bimbi!!) ;)

Stefi ha detto...

mh... vagamente contorno... al limite farò un disegno! così proprio siamo sicuri che si capisce! ahahah

JANAS ha detto...

usa il rosso mi raccomando!!
ti ho capito...scemotta di una birba!
;;;;)

Stefi ha detto...

mi hai capito?!? e come hai fatto?!? che, rileggendo, non mi son capita nemmeno io!!! passami il traduttore! che avrei due o tre cosette da commentarti su altri due post! così almeno, capisco se ho capito quello che volevo dire! :D

dai, fammi sfogare stasera che ho tempo e tanta voglia di leggere quei due bei post!...certo che ne hai scritta di roba bella!

vabbè, intanto ti mando uno schizzetto rosso (o lo vuoi col blu?):D

cia'! ;)

JANAS ha detto...

vediamo se ho capito bene allora...tu parli di quelle persone che pur crescendo, rimangono bloccate nello spirito d'iniziativa, dalla paura di sbagliare e cadere, come il bambino che tarda ad imparare a camminare e per paura di cadere continua a camminare a quattro zampe, rinunciando per sempre, a una "visione superiore" del paesaggio, del mondo!
mentre invece il bambino temerario, spinto dalla sua curiosità sfida i pericoli, per raggiungere la cima più alta, per la curiosità di vedere cosa si vede da lassù..e certo la visione è più ampia, e ogni passo in più nella scalata apre nuovi orizzonti anche se ahahhah! ti riempie la testa di bernoccoli!
(ma del re leone e del seguito parliamo un altro giorno perchè mio figlio reclama da un po ...un po di coccole prima di addormentarsi ...buona notte birba!

Stefi ha detto...

beccato! è proprio così! è l'atteggiamento che fa la differenza! e quella famosa frase del re leone fa più meno così: dal passato puoi imparare o continuare a scappare.. chi impara, ha l'atteggiamento dei bimbi: vuole di più, ci crede, è curioso... piglia una zuccata ma ha visto il sole!
Gli altri restano lì dove sono e, non avendo altro da fare se non aspettare, allora litigano, s'arrabbiano, dormono, aspettano... invece gli altri non hanno tempo per 'ste stupidate: loro hanno solo voglia di prendere zuccate e vedere il sole! ;)

buonanotte! e buon figlio! ;)